giovedì 3 ottobre 2013

Al largo di Lampedusa






Pallido, il sole concede gli ultimi bagliori del giorno
agli sguardi atterriti di naufraghi urlanti alla morte.

S'agitano gli animi mentre il coraggio di cambiare affoga
tra lacrime, frantumi e lividi di sale, nelle acque in tempesta.


Agitato, il mare restituisce alla terra centinaia d'anime spoglie.
Un viaggio finito verso l'ignota via. 

S'arresta ogni effimera illusione, su un oscuro scoglio s'infrange.
Nodose corde s'aggrovigliano tra le malvagie forze della sventura.  

Brucia, s’inabissa ogni speranza al largo mentre sogni migranti  
 si tramutano in tristi cipressi sulla nera e desolata spiaggia.

Un miraggio svanisce nell’aria offuscata tra polvere e cenere
lasciando doloranti orme di così triste tragedia umana. 
Sconvolge. Naufraga sì infausta realtà. Non sia, giammai obliata.

Elvira Nania


Giovedì 3 Ottobre 2013

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