tag:blogger.com,1999:blog-77782226732799947962024-03-13T01:07:22.331-07:00Passeggiando tra le Percezioni dell'Arte e le Emozioni della Poesia Elvira Nania Benvenuti nel mio BlogElvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.comBlogger130125tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-81272945687441512742023-08-30T04:21:00.002-07:002023-08-30T07:22:33.588-07:00Un originale interprete del dinamismo: Umberto Boccioni<blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><div style="text-align: center;">
</div></blockquote></blockquote></blockquote>
<p style="text-align: justify;">UMBERTO BOCCIONI (1882-1916) nasce a Reggio Calabria da genitori romagnoli. Nel 1899 si trasferisce a Roma, dove frequenta la Scuola libera del nudo e lo studio dell'artista Giacomo Balla (1871-1958) dal quale apprende la tecnica divisionista. Nel 1906 lascia Roma e dopo un lungo viaggio che lo porta a Parigi, Mosca, San Pietroburgo, Varsavia e Vienna, si stabilisce a Milano. Qui conosce Marinetti e aderisce con entusiasmo al Futurismo. Arruolatosi nel reggimento di artiglieria di campagna, muore prematuramente in seguito a una caduta da cavallo a pochi chilometri da Verona. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Boccioni è l'artista che, attraverso le sue opere e i numerosi scritti teorici, ha indagato in maniera più approfondita e originale il tema del dinamismo sia in pittura che in scultura. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP10MJu72hbv4_5TFJ59MDnwN8gVXoYxxztDdqHkwqWmCy5q4xl9tet5gCV1NojSNxoMBm9g0gZP-JSjZ2x0edeHDR8Lo2mWhapiKw0atehcYN-yYFClk_Le2c0iYY3ory9y3m_q3R86PGU72LxhyBMCh3qbIwNxRJg1_QOui6YKFFKi6hJNDJqf1JfGo/s2583/Immagine-Umberto_boccioni_la_citt%C3%A0_che_sale.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1715" data-original-width="2583" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP10MJu72hbv4_5TFJ59MDnwN8gVXoYxxztDdqHkwqWmCy5q4xl9tet5gCV1NojSNxoMBm9g0gZP-JSjZ2x0edeHDR8Lo2mWhapiKw0atehcYN-yYFClk_Le2c0iYY3ory9y3m_q3R86PGU72LxhyBMCh3qbIwNxRJg1_QOui6YKFFKi6hJNDJqf1JfGo/w320-h212/Immagine-Umberto_boccioni_la_citt%C3%A0_che_sale.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: left;">Umberto Boccioni, <i style="font-weight: bold;">La città che sale, </i>1910-1911, olio su tela, 199,3 x 301 cm. New York, Museum of Modern Art. </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;">(Il bozzetto preparatorio dell'opera è esposto nella collezione della Pinacoteca di Brera a Milano). </div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;">Nel 1912 il quadro fu acquistato dal musicista Ferruccio Busoni nel corso della mostra d'opere futuriste itinerante in Europa. </span></div><div class="separator" style="clear: both;">Il dipinto si ispira alla costruzione di una centrale elettrica alla periferia di Milano e rappresenta il progresso industriale e il dinamismo umano tanto amati dai pittori futuristi. </div><div class="separator" style="clear: both;">Il titolo originale era <i>Il lavoro</i> così come apparve nel 1911 alla Mostra d'Arte libera di Milano. </div><div class="separator" style="clear: both;">Il dipinto viene considerato la prima opera futurista di Boccioni. </div><div class="separator" style="clear: both;"><span style="background-color: white; border: 0px; color: #444444; font-size: small; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px;"> </span></div><div class="separator" style="clear: both;">La composizione mostra una scena vista dall'artista da una finestra della sua casa milanese: i lavori di scavo per la realizzazione di una vasca di raffreddamento di una centrale elettrica. L'artista si allontana parzialmente dalla visione naturalistica dei quadri precedenti per lasciare posto ad una visione più movimentata e dinamica. Nonostante la presenza di alcuni elementi realistici come il cantiere o le costruzioni, l'artista, per raffigurare il movimento rapido e dinamico (tipico dei Futuristi), ricorre alla fusione tra soggetto e spazio attraverso un turbinio di colori vivaci e innaturali. Lo spazio è rappresentato dalla sovrapposizione di figure e colori ed è privo di prospettiva aerea. Solo nella parte superiore si coglie una leggera prospettiva geometrica data dalla presenza di palazzi in costruzione, impalcature e una fabbrica (in alto a destra). La dinamica e febbrile attività di uomini e cavalli, che si fondono in un moto vorticoso con lo spazio circostante, è resa dall'utilizzo di colori primari (rosso, blu, giallo) stesi con una pennellata filamentosa, di matrice divisionista, che sottolinea la deformazione dei corpi appena riconoscibili. Le rifrazioni luminose moltiplicano le vibrazioni delle figure e le dilatano nello spazio secondo un andamento ascensionale e incalzante.</div><div class="separator" style="clear: both;">Ciò che mette il dipinto perfettamente in linea con lo spirito futurista è l'esaltazione visiva della forza e del movimento della quale sono protagonisti uomini e cavalli e non macchine. </div><div class="separator" style="clear: both;">Il cavallo, ripetuto più volte sulla tela, è un soggetto ricorrente nella pittura di Boccioni perché esprime energia e vitalismo. </div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Nel 1912, rientrato a Milano dopo un soggiorno a Parigi dove visita gli studi degli scultori Archipenko, Brancusi e Duchamp, Umberto Boccioni si dedica quasi in modo esclusivo alla scultura e allo studio del moto del corpo umano nell'ambiente circostante.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Negli anni 1012-1913 Boccioni realizza una serie di opere scultoree di soggetto dinamico (corpi in movimento fusi con lo spazio attraversato) che gli consentono di mettere a fuoco un concetto chiave del Futurismo: il <i>dinamismo plastico.</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilt3Wxguo38GRQTmJY_JeHr6sNmLq6DPqK6uvLAP04I1sJH_zqfWdylFBJsMR8exXzhP1xzQfttdcSGtr-lxzFHGtZdni_HtMlmNbPgZaKUjDkCkUlU35mJ-MlK7NDYIfkq6IVaaryxJinBZtfzwscgx2050mPu5XWH3NgR_s2e2aV2qTBQOqGMP7euUY/s480/320px-Umberto_Boccioni_Forme_uniche_nella_continuit%C3%A0_dello_spazio_1913.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="320" height="394" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilt3Wxguo38GRQTmJY_JeHr6sNmLq6DPqK6uvLAP04I1sJH_zqfWdylFBJsMR8exXzhP1xzQfttdcSGtr-lxzFHGtZdni_HtMlmNbPgZaKUjDkCkUlU35mJ-MlK7NDYIfkq6IVaaryxJinBZtfzwscgx2050mPu5XWH3NgR_s2e2aV2qTBQOqGMP7euUY/w262-h394/320px-Umberto_Boccioni_Forme_uniche_nella_continuit%C3%A0_dello_spazio_1913.jpg" width="262" /></a></div>Umberto Boccioni, <div><span><b><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif" style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px;"><span>F<i>orme uniche della continuità nello spazio</i></span></span>,</b> 1913,</span></div><div>Bronzo (fusione del 1931), 112 x 40 x 90 cm. </div><div>Milano, Museo del Novecento</div><div>(L'originale in gesso è conservato al Museu de Arte di San Paolo del Brasile)</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nella celebre scultura futurista <i>Forme uniche della</i><i style="font-weight: bold;"> </i><i>continuità nello spazio,</i> l'artista rinuncia al naturalismo descrittivo e alla riproduzione cinematica del moto per rappresentare, in una sintesi volumetrica, una forma in movimento che si dilata nello spazio circostante.</div><div style="text-align: justify;">Boccioni si allontana dai modelli figurativi tradizionali del passato e rappresenta un dinamismo in continua evoluzione, tipico del mondo contemporaneo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La figura maschile (priva degli arti superiori) che avanza con passo deciso, si sviluppa <span style="background-color: white;">in alcune linee-forza diagonali e in una sequenza di curve concave e convesse, come se lo spazio circostante svolgesse una funzione attiva nel plasmare il corpo. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;">I solchi e gli spigoli che tagliano i piani formano alcune triangolazioni nel busto, nelle gambe, nella testa che sembrano prolungarsi al di là del corpo. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;">L'elasticità del muscoli, nell'alternanza di pieni e vuoti, suggerisce un'espansione dinamica della forma attraverso la quale l'oggetto partecipa a quello che Boccioni definiva "dinamismo universale". </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;">L'opera è considerata uno dei più grandi capolavori del Futurismo. </span></div><div><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif"><span style="background-color: white; font-size: 13px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif"><span style="background-color: white;">Boccioni ha realizzato il bozzetto originale in gesso nel 1913. Purtroppo l'artista non riuscì a vedere la sua opera riprodotta in bronzo. Il 17 agosto 1916, sfortunatamente Boccioni, proprio nel pieno della sua produzione artistica, muore a Sorte (Verona) cadendo da cavallo.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif"><span style="background-color: white;">Le prime riproduzioni in bronzo, infatti, risalgono al 1931 quando l'originale in gesso e una copia in bronzo sono stati esposti al Museo di Arte Contemporanea di San Paolo del Brasile. </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif"><span style="background-color: white;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif" style="background-color: white;"><div class="separator" style="clear: both; font-size: 13px; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirRwRaKvODZQX12Q4dpdPtbakR_CIoO_ZkpC1EQPUUba7k40zxVEXunPuOvqT2x4pMDJz9MyZ7k8GpBip0jydMO-T1lCuM0yPYJeTiaGNn7Qtt7_m_BkryAwRSoIkUMxLJ1a-sUFM2VATlSiO6jgc36kfKUCkm4jjuOvoqTHNzhVhlR0KY9_xwKxlDoYE/s148/0,20_%E2%82%AC_Italia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="147" data-original-width="148" height="318" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirRwRaKvODZQX12Q4dpdPtbakR_CIoO_ZkpC1EQPUUba7k40zxVEXunPuOvqT2x4pMDJz9MyZ7k8GpBip0jydMO-T1lCuM0yPYJeTiaGNn7Qtt7_m_BkryAwRSoIkUMxLJ1a-sUFM2VATlSiO6jgc36kfKUCkm4jjuOvoqTHNzhVhlR0KY9_xwKxlDoYE/w320-h318/0,20_%E2%82%AC_Italia.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; font-size: 13px; text-align: center;"><br /></div><br />La scultura </span><i style="font-weight: bold;">Forme uniche della continuità nello spazio,</i><span style="background-color: white;"> è raffigurata sul verso della moneta da 20 centesimi di euro coniata in Italia. La marcia dell'uomo suggerisce l'avanzare eroico verso il futuro e raffigura alla perfezione l'ideale di velocità e di dinamismo che animava il Futurismo, uno dei primi movimenti d'avanguardia storica in Italia. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;">E.N. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 13px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 13px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: left;"><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 13px;"><div style="text-align: justify;"><br /></div></span><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 13px;">.</span></div><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif" style="font-size: 13px;"><br /></span></div><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 13px;"><div style="text-align: justify;"><br /></div></span><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif" style="font-size: 13px;"><br /></span></div><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 13px;"><div style="text-align: justify;"><br /></div></span><div style="text-align: justify;"><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif" style="font-size: 13px;"><br /></span></div><span face="Verdana, Geneva, Arial, Helvetica, sans-serif" style="background-color: white; font-size: 13px;"><div style="text-align: justify;"><br /><br /></div></span></div>
</div>Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-10647187713165199502023-06-12T11:42:00.001-07:002023-06-12T11:42:28.246-07:00Aforisma <p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB5PzEsu3tnWXQpoiwKI4gk0MyGy5_fL6pc-EfFzn7mULaqyxeOqyXEgQbkkZ2yyceENIeJ4gY7mhgiUuNP_R45lpSm1TLUHCe6Q-m5xwnyynOSVRmYoszTTi2rWqB3KSKdS4EVLHduxGtTC05u6Y1cTgMrFkCXJpozdIBpasVtP_EzyoZ4y8C_Xsb/s720/FB_IMG_1429533130021.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB5PzEsu3tnWXQpoiwKI4gk0MyGy5_fL6pc-EfFzn7mULaqyxeOqyXEgQbkkZ2yyceENIeJ4gY7mhgiUuNP_R45lpSm1TLUHCe6Q-m5xwnyynOSVRmYoszTTi2rWqB3KSKdS4EVLHduxGtTC05u6Y1cTgMrFkCXJpozdIBpasVtP_EzyoZ4y8C_Xsb/s320/FB_IMG_1429533130021.jpg" width="213" /></a></div><br /><p style="text-align: center;"><span style="color: #555555; font-family: arial; font-size: 16px;">Nel profondo dell'inverno,</span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: arial;"> </span></p><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span face=""Open sans", "Helvetica Neue", HelveticaNeue, Helvetica, Arial, sans-serif" style="color: #555555; font-family: arial; font-size: 16px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: start;">ho finalmente capito che dentro di me c'era un'estate invincibile.</span></div></span></div></blockquote><p style="text-align: center;"><span style="font-family: arial;"> </span></p><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span face=""Open sans", "Helvetica Neue", HelveticaNeue, Helvetica, Arial, sans-serif" style="color: #555555; font-family: arial; font-size: 16px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: left;">Albert Camus</span></div></span></div></blockquote>Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-20503572382277462062022-11-12T10:26:00.000-08:002022-11-12T10:26:06.697-08:00Meglio soli che male accompagnati <p style="text-align: justify;"><span face="arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px;"><b><br /></b></span></p><p style="text-align: justify;"><span face="arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face="arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtDTXo9lIFeOG1ztXPdn3pojlgE689SzfAApY2W0DcwIEXu7yAzkonveFbovNyO5BkaRkxKUaGILwPTaWiEsHgvjcw5CxcnVunfKpceSFLADRDNRN-sEu5tRvmmE9F5mfPMG3473Ic5DKXsFuc_QoqGkK7oic9vBGQ_Wtcji0nh8F6XPskEmd6M5uH/s400/le-distanze.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="333" data-original-width="400" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtDTXo9lIFeOG1ztXPdn3pojlgE689SzfAApY2W0DcwIEXu7yAzkonveFbovNyO5BkaRkxKUaGILwPTaWiEsHgvjcw5CxcnVunfKpceSFLADRDNRN-sEu5tRvmmE9F5mfPMG3473Ic5DKXsFuc_QoqGkK7oic9vBGQ_Wtcji0nh8F6XPskEmd6M5uH/s320/le-distanze.jpg" width="320" /></a></span></div><span face="arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px;"><span face="arial, sans-serif" style="color: #202124;"><b><p style="text-align: justify;"><span face="arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px;"><span face="arial, sans-serif" style="color: #202124;"><b><br /></b></span></span></p>Meglio soli che male accompagnati</b> è un proverbio italiano dal significato abbastanza intuitivo: </span><span face="arial, sans-serif" style="color: #202124;">per quanto alcuni possano trovare poco piacevole la solitudine, quest'ultima è sempre preferibile a una compagnia poco gradevole o comunque poco confacente alla propria personalità</span><span face="arial, sans-serif" style="color: #202124;">.</span></span><p></p>Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-52613342160482963372020-06-12T13:30:00.003-07:002020-06-12T13:36:07.619-07:00Così m'appari<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6BENWdt8XBioYxRTFa_Imj7tiG-7I4PfBg5GXlKD-yprezOr1dvuHBfWVcoW9uDBPEqf2aRKR8hARYH6EjrZeqG9lGF79h_wxc1r9HI-Sm1krZMmEkXsiNKjVnLJdtTxm_SsVolgyEBQ/s1600/20200606_155025.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6BENWdt8XBioYxRTFa_Imj7tiG-7I4PfBg5GXlKD-yprezOr1dvuHBfWVcoW9uDBPEqf2aRKR8hARYH6EjrZeqG9lGF79h_wxc1r9HI-Sm1krZMmEkXsiNKjVnLJdtTxm_SsVolgyEBQ/s320/20200606_155025.jpg" width="320" /></a></div>
<em style="color: #2a2a2a; font-family: Quattrocento, serif; font-size: 18px; text-align: justify;"><br /></em>
<em style="color: #2a2a2a; font-family: Quattrocento, serif; font-size: 18px; text-align: justify;">Come una ninfea </em><em style="color: #2a2a2a; font-family: quattrocento, serif; font-size: 18px; text-align: justify;">fiorita </em><br />
<em style="color: #2a2a2a; font-family: Quattrocento, serif; font-size: 18px; text-align: justify;">in acque stagnanti </em><br />
<em style="color: #2a2a2a; font-family: Quattrocento, serif; font-size: 18px; text-align: justify;">tra </em><em style="color: #2a2a2a; font-family: quattrocento, serif; font-size: 18px; text-align: justify;">canneti </em><em style="color: #2a2a2a; font-family: quattrocento, serif; font-size: 18px; text-align: justify;">spezzati</em><br />
<em style="color: #2a2a2a; font-family: quattrocento, serif; font-size: 18px; text-align: justify;">e foglie vaganti.</em><br />
<em style="color: #2a2a2a; font-family: quattrocento, serif; font-size: 18px; text-align: justify;"><br /></em>
<em style="color: #2a2a2a; font-family: Quattrocento, serif; font-size: 18px; text-align: justify;"> Elvira Nania</em><br />
<em style="color: #2a2a2a; font-family: Quattrocento, serif; font-size: 18px; text-align: justify;"><br /></em>Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-18403785853687599922019-06-06T14:24:00.000-07:002019-06-06T14:55:23.592-07:00La vita è come il teatro<div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCbo6OEmeSd_u1W0hATzVUsNopigQi5p1zEN9Jglr6a9uU-oeCTaTvtc2TsteSLjvcF_jJ15j74K6jkL4aOmYjGDncfeNHipCDDUNzG9KSl5G4aZtErIRRJCt4VsG-QI48-iVZ52fcXGQ/s1600/maschera1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="309" data-original-width="500" height="197" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCbo6OEmeSd_u1W0hATzVUsNopigQi5p1zEN9Jglr6a9uU-oeCTaTvtc2TsteSLjvcF_jJ15j74K6jkL4aOmYjGDncfeNHipCDDUNzG9KSl5G4aZtErIRRJCt4VsG-QI48-iVZ52fcXGQ/s320/maschera1.jpg" width="320" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
La vita è come il teatro.</div>
<div style="text-align: center;">
Un'opera teatrale </div>
<div style="text-align: center;">
in cui tutti i personaggi </div>
<div style="text-align: center;">
hanno un loro ruolo,</div>
<div style="text-align: center;">
si mostrano agli altri</div>
<div style="text-align: center;">
solo attraverso una maschera.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Recitano la loro parte,</div>
<div style="text-align: center;">
entrano ed escono di scena </div>
<div style="text-align: center;">
al momento opportuno<br />
trastullando<br />
sulla loro identità costruita.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Elvira Nania</div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-48049085910421972102019-02-14T12:59:00.002-08:002019-03-05T04:48:19.416-08:00Artemisia Gentileschi, un talento per lungo tempo invisibile...la prima donna a denunciare lo stupro subito a 17 anni e la sua rivalsa in un settore dominato dagli uomini<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4LCJek4exOPI_3vTE8y48xrh76I7p9mt5YiTXqcjKpP0xS3h-oRtg8aIziRUPAohYrQxSLctXa43x98FMrw1NNLFWbmgP01SpMYGbEiuc_StN15TfLSDjLMo5eeSnqq0zLH3UgC80ZTo/s1600/artemisia+gentileschi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="800" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4LCJek4exOPI_3vTE8y48xrh76I7p9mt5YiTXqcjKpP0xS3h-oRtg8aIziRUPAohYrQxSLctXa43x98FMrw1NNLFWbmgP01SpMYGbEiuc_StN15TfLSDjLMo5eeSnqq0zLH3UgC80ZTo/s400/artemisia+gentileschi.jpg" width="296" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Artemisia Gentileschi</b> (Roma, 8 luglio 1593- Napoli, 14 giugno 1653) è stata una delle più grandi pittrici italiane del XVII secolo ed è considerata un'artista di scuola caravaggesca per le sue pennellate che riprendono lo stile di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">A fianco, un suo autoritratto come <i>Allegoria della Pittura</i>, dipinto olio su tela tra il 1638 e il 1639 ed è conservato a Londra al Kensington Palace.</span><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il dipinto, firmato con la sigla A.G.F. dove probabilmente la F sta per <i>Fecit,</i> inizialmente si trovava nella collezione d'opere
d'arte di re Carlo I. Disperso, dopo la morte del re,
fu poi recuperato al tempo della Restaurazione e reintegrato nelle collezioni
reali.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Si tratta di
una splendida <i>Allegoria della Pittura</i> personificata da una donna consapevole di
sé, del suo talento, che non si mostra frontalmente verso lo spettatore come i
tradizionali autoritratti del tempo intenti a celebrare lo status sociale
dell’artista. A </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">differenza dei pittori che si raffiguravano seduti difronte al
cavalletto, ben vestiti, con lo sguardo posato, rivolti verso lo spettatore, Artemisia,
nel suo autoritratto, non guarda il pubblico ma si china sul modello, sulla
propria immagine riflessa negli specchi, si ritrae in piena azione, mentre concentra tutta la sua
attenzione sulla sua creazione. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sembra dare battaglia ai
pregiudizi sociali dell’epoca, quando alle donne ogni loro aspirazione artistica veniva
repressa e ignorata.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Per molti secoli, molte donne artiste restano “invisibili” fra
le mura di casa o di un convento, dedite alle cosiddette arti minori quali il
ricamo, la tessitura, la miniatura. Le donne vivevano ai margini della società, non potevano frequentare scuole o
botteghe d’arte, non erano ammesse alle Accademie, l'unico modo per diventare pittrici era quello di avere un padre, un fratello o un marito pittore.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Solo a partire dal XVI secolo
alcune pittrici, seppure sotto l’ala dei padri o dei mariti riescono a farsi
conoscere al di là dei confini cittadini e le più dotate s’impongono
addirittura in ambito europeo.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Al tempo di Artemisia solo due donne si erano distinte nell'ambito artistico, due provette ritrattiste, Sofonisba Anguissola e Lavinia Fontana delle quali parlerò nei prossimi post insieme ad altri talenti femminili.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Artemisia Gentileschi, grazie al suo coraggio, alla sua forza di volontà, riesce a superare </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">la barriera dei pregiudizi sociali e ad affermarsi tra i pittori più significativi del tempo.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nasce a Roma nel 1593 da Orazio Gentileschi, noto pittore toscano e da Prudenzia Montone che muore quando Artemisia ha solo 12 anni.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Artemisia mostra un precoce talento per la pittura e il padre, intuendo tali doti eccezionali, la incoraggia e le permette di fare apprendistato </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">presso la sua bottega d'arte. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Artemisia, sotto l'ala del padre, vive la sua
giovinezza in un ambiente ricco di stimoli artistici, conosce da vicino molti artisti di fama e le loro opere, visita Cappelle, cantieri e gallerie d'arte. Non è escluso che Artemisia conoscesse di persona anche</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> Caravaggio, amico del padre, che, stando alle cronache, si recava spesso nella bottega di Orazio per prendere in
prestito strumenti di lavoro. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nel 1610, benché giovanissima e in un settore dominato dagli uomini, Artemisia, appena diciassettenne, riesce a farsi conoscere con uno dei sui dipinti più famosi</span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9NB8EZBqPXsHeljC5wnrInk0EKGKx9Mc8RZOlZ7jS-QIBdHvGUhJpuP_o1ciYVHI7OPuEL-95_dI95nUOSemfIQcdkfxtVPu91pjhEtiyOwA9eMb0_LRBe5i_3M5wYGsN6Xm6xqPF2O0/s1600/246px-Susanna_and_the_Elders_%25281610%2529%252C_Artemisia_Gentileschi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="350" data-original-width="246" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9NB8EZBqPXsHeljC5wnrInk0EKGKx9Mc8RZOlZ7jS-QIBdHvGUhJpuP_o1ciYVHI7OPuEL-95_dI95nUOSemfIQcdkfxtVPu91pjhEtiyOwA9eMb0_LRBe5i_3M5wYGsN6Xm6xqPF2O0/s320/246px-Susanna_and_the_Elders_%25281610%2529%252C_Artemisia_Gentileschi.jpg" width="224" /></a></span></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i>Susanna e i vecchioni. </i>Fu esibito dal padre Orazio per dimostrare al pubblico la maestria raggiunta dalla figlia. Si tratta di un episodio biblico dell'Antico Testamento </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">rappresentato da molto artisti del Seicento. L'episodio della giovane donna babilonese e di due vecchi giudici che la insidiano e poi la accusano ingiustamente di aver tradito il marito. Artemisia Gentileschi realizza varie versioni dedicate a questo episodio, anche per ragioni autobiografiche. Gli studiosi identificano nel personaggio più giovane, il Tassi. Il tratto naturalistico richiama lo stile di Caravaggio.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'opera, olio su tela (170x119 cm), </span><span style="background-color: #f9f9f9;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Collezione Graf von Schönborn, Pommersfelden.</span></span><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 1em; padding: 0px; text-align: left; transform: none; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; text-align: justify;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: transparent; text-align: justify;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: transparent; text-align: justify;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: transparent; text-align: justify;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: transparent; text-align: justify;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ma la vita di Artemisia Gentileschi cambia bruscamente
all'età di 17 anni quando subisce lo stupro da parte di Agostino Tassi, amico e
collega del padre. </span></span><br />
<span style="background-color: transparent; text-align: justify;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Un dramma personale che la segnò per tutta la vita. </span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="text-align: justify;"><b>Agostino Tassi</b> (1578-1644) umbro d'origine, era un
pittore di talento, un artista molto apprezzato per l’originalità dei suoi
lavori paesaggistici. Esperto quadraturista, </span><span style="text-align: justify;">dipingeva prospettive architettoniche
illusionistiche, tanto da essere considerato un anticipatore dell'illusionismo barocco.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;"></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGd09iAbUznxyJSqYo3P70Spa4aU54ddFttf7lJN3SWj8XccxfdfVNbLjMuT_W1gj7G4rTx4WQFQyp9ywt8DKmYcalm4s8zudYJI0v0Acbjlfk_kZ8ITv6aupw1wh1Rc0DeXyetTDFVho/s1600/18409-0557.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGd09iAbUznxyJSqYo3P70Spa4aU54ddFttf7lJN3SWj8XccxfdfVNbLjMuT_W1gj7G4rTx4WQFQyp9ywt8DKmYcalm4s8zudYJI0v0Acbjlfk_kZ8ITv6aupw1wh1Rc0DeXyetTDFVho/s320/18409-0557.jpg" width="320" /></span></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ma, era incostante, collerico, con una</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">personalità particolare, ebbe una vita piuttosto tumultuosa, un carattere prepotente tanto da essere chiamato lo “smargiasso”.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nel 1610 si trasferisce a
Roma dove apre una propria bottega d’arte e stringe amicizia con Orazio
Gentileschi. A Roma, il Tassi su commissione, decorò diversi palazzi e ville, Palazzo del Quirinale, Palazzo Doria Pamphilj, Palazzo Lancellotti e Palazzo Pallavicini Rospigliosi nel quale il Cardinale Scipione
Caffarelli-Borghese gli aveva affidato la decorazione a fresco del Casino delle
Muse, insieme a Orazio Gentileschi. Spesso dopo il lavoro, il Tassi si recava a casa dell'amico Orazio dove ebbe modo di conoscere Artemisia. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Orazio Gentileschi teneva molto
alla formazione artistica completa di sua figlia, così, fiducioso, l’affidò al suo collaboratore Agostino Tassi per insegnarle la tecnica della prospettiva.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">All'epoca, nel 1611, i Gentileschi vivevano a Roma. Artemisia diciassettenne, quando il padre era assente si trovava sotto la sorveglianza di una vicina, Tuzia.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il Tassi inizia a frequentare la casa per le lezioni, </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">si invaghisce di Artemisia e tenta, in diverse occasioni, di sedurla. Ma la ragazza rifiuta quelle continue avances e nonostante la resistenza, il Tassi, un giorno approfittando dell'assenza del padre, l'aggredisce e la violenta. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Dopo averla aggredita, Agostino le ribadisce il suo amore e le promette che la sposerà per rimediare al disonore. Il problema è che il pittore è già sposato. Artemisia, all'oscuro di tutto, decide di portare avanti la relazione nella speranza di essere sposata, ma quando scopre come stanno effettivamente le cose, racconta tutto al padre.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Lo stupro</b> - Così racconta Artemisia: <i>“Era un giorno di pioggia del 1611 quando
Agostino entrò…la porta era rimasta aperta mentre io dipingevo. Agostino aveva
intenzioni precise, ha mandato via l’altra donna che era con me e mi invitava a
lasciare lo sgabello per sgranchirmi le gambe, dicea, camminando un poco anche
solo in casa. Ho capito subito che i suoi modi erano piuttosto strani, dopo
poco…ho finto di sentirmi male, di avere la febbre, ma Agostino non se ne è
curato, m’ha spinta in camera e mi s’è buttato addosso come un toro infuriato,
dopo avergli resistito come ho possuto m’ha sopraffatta ...il maledetto!.. Dopo
al patto del silenzio, Agostino mi ha promesso un matrimonio riparatore, la
vergogna e la sua promessa mi hanno convinta a tacere . . .ma scoprii che
Agostino era già maritato e così lo denunciai”.</i></span><br />
<i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Così Artemisia decise di andare
incontro ad un lungo, doloroso ed umiliante processo pur di vedere riconosciuti i propri
diritti e vedere punito il suo aggressore.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Il processo</b> inizia nel marzo 1612
e si protrae fino a novembre dello stesso anno. Nel corso del processo la
difesa del Tassi tenterà in tutti i modi di screditare la ragazza che in
pubblico è costretta a deporre la sua testimonianza sotto la tortura della Sibilla,
viene sottoposta allo schiacciamento dei pollici, un tipo di tortura devastante, soprattutto per una pittrice, che avrebbe potuto impedirle per sempre di dipingere. Consisteva nel legare i pollici a delle cordicelle che, tramite l'utilizzo di un randello, si stringevano sempre di più fino a stritolare le falangi. Ma nonostante la tortura, Artemisia non ritratta la sua testimonianza.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Al termine del processo viene
riconosciuta la colpevolezza del Tassi che verrà condannato. Ma se la caverà
con una sentenza, a dir poco, ridicola. Una condanna a scelta, 5 anni di lavori forzati oppure
l’esilio da Roma. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il Tassi, ovviamente, scelse l’esilio e si allontanò da Roma.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ad Artemisia resterà il dolore del processo e la vergogna dello stupro, la diffamazione per aver
taciuto per troppo tempo, l’umiliazione dell’interrogatorio e quella di essere
considerata una donna licenziosa di facili costumi.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Dopo la sentenza e lo scandalo
suscitato dal processo, Orazio Gentileschi organizzò un matrimonio riparatore
per la figlia, in modo che recuperasse la dignità perduta. Artemisia il 29 novembre 1612, a due giorni dalla sentenza, acconsente di sposare Pierantonio Stiattesi, pittore fiorentino, amico del padre, ma in seguito interrompe ogni rapporto con il genitore, si trasferisce a Firenze e sceglie di adottare il cognome Lomi, per firmare le sue opere e distinguersi dal padre.</span><br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nel periodo fiorentino, Artemisia elabora una propria tecnica, si ispira a quella di Caravaggio e di Orazio, suo maestro. Predilige tinte più forti e raffigura essenzialmente donne coraggiose, determinate e dedite al sacrificio come le eroine bibliche, quali la <i>Conversione della Maddalena </i>e la <i>Giuditta con la sua ancella. </i></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il 19 luglio 1616, grazie alla protezione di Cosimo II dei Medici, Artemisia raggiunge un prestigioso riconoscimento della sua maestria, diventa membro dell’Accademia del Disegno di Firenze, prima donna a ricevere questo privilegio.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">A Firenze ebbe modo di conoscere eminenti personalità della Scienza e della Cultura, quali Galileo Galilei (1564-1642) con cui instaura un rapporto epistolare e poi Michelangelo Buonarroti il Giovane (1568-1546) pronipote del grande pittore e scultore Michelangelo Buonarroti.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJbHFyk1JZvUH82mz7W5VEH1wDRcNpCVa_idjO-Ia6YxOMKJGzRa9LIbpvwiVXgR1OPhJeZO-qT3RBNnRp7Aj37pbFCxUSnbPLuorgxKiom4VlyIBbR698ljenfU9pXygtSqmjT9JP7RU/s1600/A_Gentileschi_Allegoria_dell%2527inclinazione.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="830" data-original-width="320" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJbHFyk1JZvUH82mz7W5VEH1wDRcNpCVa_idjO-Ia6YxOMKJGzRa9LIbpvwiVXgR1OPhJeZO-qT3RBNnRp7Aj37pbFCxUSnbPLuorgxKiom4VlyIBbR698ljenfU9pXygtSqmjT9JP7RU/s400/A_Gentileschi_Allegoria_dell%2527inclinazione.jpg" width="153" /></span></a><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Michelangelo il Giovane, tra la fine del 1515 e l'inizio del 1616 le commissionò un'opera per casa Buonarroti, l'<i>Allegoria dell' Inclinazione </i>diede precise indicazioni iconografiche ed un generoso compenso di ben 34 fiorini. </span></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Artemisia quando realizzò questo dipinto aveva 22 anni, raffigurò una donna completamente nuda, con una bussola tra le mani ed una piccola stella in alto a destra, il corpo illuminato da una luce intensa e i capelli scomposti. Una donna sensuale che incarnasse l'allegoria della Inclinazione ovvero del talento naturale verso l'arte. Con una libertà sconcertante la pittrice aveva raffigurato se stessa in tutta la sua naturalezza. Una nudità che oggi possiamo solo immaginare perché nel 1684 Lionardo Buonarroti, nipote del committente, ordinò al pittore Baldassarre Franceschini, detto il Volterrano, di coprire con dei drappeggi moralistici le parti intime della donna, così come avvenne ai nudi del Giudizio Universale della cappella sistina, affrescata dal grande Michelangelo, a seguito di una forte censura ecclesiastica.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Alcuni studiosi sostengono che tali fattezze abbiano le stesse inclinazioni di un suo ritratto giovanile. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><br /></b>
<i>Allegoria dell'Inclinazione (1515/1516), 152 x 61 cm., Casa Buonarroti, Firenze</i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;">Ma ad un certo punto la convivenza matrimoniale diventa difficile, Artemisia e il marito non vanno più d'accordo, grossi problemi economici li mettono in contrasto, e nel 1620 Artemisia chiede il permesso a Cosimo II di trascorre un periodo di tempo a Roma. Ma non fece più ritorno a Firenze. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;">Il nuovo periodo romano è molto produttivo,Artemisia è già un'artista affermata, ha una bella casa e una famiglia, anche se poco dopo si separa dal marito. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;">Ma non a caso la sua pittura punta sempre su personaggi femminili, un motivo autobiografico dovuto a quel dramma personale vissuto nel 1611 nella stessa Roma. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;">Artemisia Gentileschi viaggia molto, va a Venezia, a Napoli dove apre una sua bottega d'arte e forma degli allievi. Poi va a Londra per raggiungere il padre che lavora presso la corte di re Carlo I. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;">Dopo tanti anni, padre e figlia sono di nuovo insieme, non più come maestro e allieva ma come colleghi, lavorano a un nuovo progetto. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;">Ma durerà poco, perché il padre morirà improvvisamente un anno dopo. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;">Dopo la morte del padre, </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;">Artemisia torna a Napoli dove vive gli ultimi anni della sua vita. Muore nel 1653 lasciando in eredità i suoi capolavori e la consapevolezza che nessun talento può essere represso dai pregiudizi sociali. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Un'artista così precoce, così
eccezionale, per molti secoli fu trascurata dagli storici dell'arte, dai suoi
contemporanei che si interessarono a lei in quanto protagonista di una vicenda
biografica scandalistica e non alle sue opere pittoriche. Solo nel 1916
Roberto Longhi, grande critico dell'arte del '900 scrive un articolo
fondamentale per i due Gentileschi, padre e figlia, e compie un'analisi della
produzione della figlia in autonomia da quella del padre, e distingue molte
opere che fino ad allora erano state confuse e attribuite l'una o all'altro in
modo erroneo. Lascia un giudizio su Artemisia molto lusinghiero, la definisce:
l'unica donna in Italia che abbia mai saputo che cosa sia la pittura, il colore e
l’essenzialità. <o:p></o:p></span> </div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La pittura della Gentileschi fa un passo avanti
rispetto al contesto coevo perché nella sua arte non c'è soltanto tecnica e
stile ma anche lo scavo psicologico e intellettuale del soggetto rappresentato.
La raffigurazione delle vicende e dei personaggi che dipinge è la metafora
del suo stesso vissuto.</span></span><br />
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: white;">Negli anni settanta del Novecento, per la notorietà assunta dal processo per stupro subito, diventò un simbolo del femminismo internazionale. </span></span></span><br />
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: white;">La sua immagine di donna talentuosa, determinata, impegnata, rappresentò e rappresenta tutt'ora l'immagine d'indipendenza contro le difficoltà e pregiudizi incontrati nella sua vita per lungo tempo travagliata.</span></span></span><br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Alcuni dei suoi capolavori, unici, emozionanti. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4RIefXXhLCSN0lO4UpvNyH10avnlRYiLO3HWMqI9G9jLvskY8RnFg4byFuUz5d0Ju_2fjOdaLy-apVbs5hbthb_dHLn8_7nlr5HBNvbiOEsJntESpBGeWiO0XzwuJWmxRdgKSY_la9gc/s1600/yes.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4RIefXXhLCSN0lO4UpvNyH10avnlRYiLO3HWMqI9G9jLvskY8RnFg4byFuUz5d0Ju_2fjOdaLy-apVbs5hbthb_dHLn8_7nlr5HBNvbiOEsJntESpBGeWiO0XzwuJWmxRdgKSY_la9gc/s640/yes.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7dkJ8QObRj4Ixa45DWPGvBmsy1mHQVG7c2PIv3DQ60DnHaLsGEvKM2bA8ARb4leoTGz3hfbMNU8CXRsKppIx-GtK6erg59_B6gIhT8ka5LRdJ-k_sd9EWdoV6oW3S6ukyD4vUTJKdlVA/s1600/o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7dkJ8QObRj4Ixa45DWPGvBmsy1mHQVG7c2PIv3DQ60DnHaLsGEvKM2bA8ARb4leoTGz3hfbMNU8CXRsKppIx-GtK6erg59_B6gIhT8ka5LRdJ-k_sd9EWdoV6oW3S6ukyD4vUTJKdlVA/s640/o.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
@ Elvira Nania<br />
<br /></div>
</div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-73656112191961578692018-11-03T11:44:00.000-07:002018-11-11T07:58:12.950-08:00Il Nubifragio - Scordia 18/19 ottobre 2018<div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9p9qBnhTmPx0hreneG-vO9cWvp5dlSAduuaH8TU4YUIfe05hsvXKy6pUxlBlJPpsb0mYYU1hQtU9ep3PHroRPSuqDrLCCtnQn2IjLXEINxAF14St2AxozpzlKB2A1pyPH34aj1WRA9VE/s1600/44330702_2215406305177674_3409369593892831232_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="435" data-original-width="713" height="243" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9p9qBnhTmPx0hreneG-vO9cWvp5dlSAduuaH8TU4YUIfe05hsvXKy6pUxlBlJPpsb0mYYU1hQtU9ep3PHroRPSuqDrLCCtnQn2IjLXEINxAF14St2AxozpzlKB2A1pyPH34aj1WRA9VE/s400/44330702_2215406305177674_3409369593892831232_n.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
Il Nubifragio<br />
<br />
Notte inquieta, lunga, nefasta,<br />
rallentavano le ore<br />
l'alba sembrava attardarsi<br />
mentre la pioggia continuava<br />
incessantemente a cadere.<br />
<br />
Madre natura, quella notte,<br />
si era insediata nel cielo,<br />
lanciando fulmini e tuoni<br />
colpì fortemente la terra.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Rivendicava le sue creature.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Con forza impetuosa</div>
<div style="text-align: center;">
strappò le radici alla terra,<br />
e il corso ai sentieri mutò.<br />
<br />
Si dilatano profonde ferite<br />
voragini colme di pianto.</div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<div style="text-align: center;">
Quando l'aria divenne più chiara<br />
volti sconvolti, occhi impauriti<br />
dispersi su un'ampia distesa </div>
<div style="text-align: center;">
di massi, di fango e detriti</div>
<div style="text-align: center;">
poderi rapiti dal tempo.</div>
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Piange Scordia<br />
sulle chiome di alberi contorti</div>
<div style="text-align: center;">
sui giardini devastati, sui frutti distrutti<br />
sulle strade ingoiate dal suolo<br />
sui confini di colpo investiti.<br />
<br />
Piange la città sui massi randagi<br />
sulle case sconvolte dal fango<br />
sugli scantinati inondati<br />
sulle masse d'acqua straripanti.<br />
<br />
Notte d'angoscia e di dolore<br />
nubifragio nell'animo umano<br />
riemergono i figli della natura<br />
dal lontano passato, interrati.<br />
<br />
Forti tensioni geologiche,<br />
corpi rocciosi riportano alla luce<br />
storiche realtà mai esplorate.<br />
<br />
E' la fine drammatica di un'era </div>
<div style="text-align: center;">
l'inizio della resa dei conti.</div>
<div style="text-align: center;">
<br />
Elvira Nania<br />
<br />
Scordia, 20-10-2018</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-20812591538886764102018-10-09T14:25:00.000-07:002018-10-09T14:29:14.879-07:00Il Sogno <div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQPuribwJTqbbkYdzD0jMC6TZVLwCSntkCqoAPw_UqaUgdiGcEFKVRddi8dj1zmb4DEmC_gJ7raYQaqfKGeiqnYZjuaevguNnkSCtinfH2bRXn1ZZfyDliZpRUOgzDH94YhrJJfNYMVvw/s1600/FB_IMG_1429533130021.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="480" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQPuribwJTqbbkYdzD0jMC6TZVLwCSntkCqoAPw_UqaUgdiGcEFKVRddi8dj1zmb4DEmC_gJ7raYQaqfKGeiqnYZjuaevguNnkSCtinfH2bRXn1ZZfyDliZpRUOgzDH94YhrJJfNYMVvw/s400/FB_IMG_1429533130021.jpg" width="266" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Viaggio nel sogno </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">con l'amica luna</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">che mi guida </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">verso le stelle.</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Parlo con il tempo </span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">lo supplico</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">di non fuggire</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">negli attimi felici</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">e di non fermarsi mai</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">nei momenti</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">di dolore.</span><br />
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Elvira Nania</span><br />
<br />
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-76799067903206180562018-10-09T11:59:00.000-07:002018-10-09T13:13:26.361-07:00Se la vita fosse un film<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPJeUYPuk749vzHPVgTeEV8ScdYO2aDgrGaxcuWFnZ8N0llpyze_Qq5q1ksipygppuLgG8gZLmKVCkVZOiwWRREdtJ6ZOLX6907ZZiTFanrQ9SpvQUwC7wMnCF0KpAsuHjtMoFeah-WWY/s1600/pellicol.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="800" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPJeUYPuk749vzHPVgTeEV8ScdYO2aDgrGaxcuWFnZ8N0llpyze_Qq5q1ksipygppuLgG8gZLmKVCkVZOiwWRREdtJ6ZOLX6907ZZiTFanrQ9SpvQUwC7wMnCF0KpAsuHjtMoFeah-WWY/s320/pellicol.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Se la vita fosse un film </div>
<div style="text-align: center;">
riavvolgerei volentieri il nastro</div>
<div style="text-align: center;">
per poter tornare indietro nel tempo.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Cambierei scene, attori e copioni</div>
<div style="text-align: center;">
le maschere teatrali eliminerei </div>
<div style="text-align: center;">
le recite da tutte le impurità ripulirei. </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Elvira Nania</div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-23362015010538056462018-10-07T13:22:00.001-07:002018-10-07T13:22:50.810-07:00Voltare pagina <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRzdrCgHWfSaHaUDv6ihCanGJmCFA7dmVTrTsCzXVu2fFSuhHy_rnO7p6ZWpH2-9QwUMONqPc7vNsIc2-8XH5yZ3sbBmXMdAcgNUsdZlMNvL2mYEYSqq0sE77hsEeuiVzP9p6oHHaSF48/s1600/VoltarePagina1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="357" data-original-width="500" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRzdrCgHWfSaHaUDv6ihCanGJmCFA7dmVTrTsCzXVu2fFSuhHy_rnO7p6ZWpH2-9QwUMONqPc7vNsIc2-8XH5yZ3sbBmXMdAcgNUsdZlMNvL2mYEYSqq0sE77hsEeuiVzP9p6oHHaSF48/s320/VoltarePagina1.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
E' per vivere che siamo nati</div>
<div style="text-align: center;">
non per soffrire</div>
<div style="text-align: center;">
basta voltare pagina</div>
<div style="text-align: center;">
e ricominciare a leggere </div>
<div style="text-align: center;">
un nuovo capitolo . . .</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Elvira Nania </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-74094436437578323202018-09-18T00:51:00.000-07:002018-09-27T13:15:25.941-07:00I giardini d'autunno <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiaGBJTd8JV66C-Jt_Y_tppWuP2ZF5TIJieizhvIffNFPFgAnt79ymf7uOoom90G_50QUhFweLbZqnCLwwVJzfEB6UpIqfO9ZHopqbTvQoeDuQwpTC0of6YAW4lDY0nh7n36tfSVGpDxM/s1600/equinozio-dautunno-10-640x400.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="640" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiaGBJTd8JV66C-Jt_Y_tppWuP2ZF5TIJieizhvIffNFPFgAnt79ymf7uOoom90G_50QUhFweLbZqnCLwwVJzfEB6UpIqfO9ZHopqbTvQoeDuQwpTC0of6YAW4lDY0nh7n36tfSVGpDxM/s640/equinozio-dautunno-10-640x400.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Tornano a sorridere</div>
<div style="text-align: center;">
i giardini d'autunno.<br />
Le foglie svolazzano nell'aria</div>
<div style="text-align: center;">
come farfalle variopinte<br />
i fiori diventano bacche<br />
le aiuole e le strade alberate<br />
arrossiscono<br />
mentre i rami si spogliano.</div>
<div style="text-align: center;">
<br />
Cadono le foglie, una dopo l'altra,<br />
come gocce di rugiada,<br />
sembrano scandire il tempo<br />
nell'aria, a dir poco, fiabesca<br />
e tessere un tappeto che pare dipinto<br />
ove echeggia il loro tenero fruscio.<br />
<br />
Si spezzano i rami secchi,<br />
svaniscono le angosce<br />
s'accendono i colori<br />
muta il paesaggio<br />
tutto s'illumina d'immenso.<br />
Tornano a sorridere<br />
i giardini d'autunno.<br />
<br />
Elvira Nania</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
</div>
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: center; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<br /></div>
</div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-41667998539799232232018-08-11T03:30:00.004-07:002018-09-27T13:14:18.589-07:00Notte Stellata<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQIjgoCIm2O-PFxdnNs6McJJTggFjyIvcHQ7t2XA33y7IMh84T_Me6CTkT9aYxfEZFGat5kvSSjhFaNwUSZJli_VFmzuE6PS6jT8zGfXPwcjFrt5hhvn7NWYnRj8yZolLUnZp-OgbqF3w/s1600/download.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="454" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQIjgoCIm2O-PFxdnNs6McJJTggFjyIvcHQ7t2XA33y7IMh84T_Me6CTkT9aYxfEZFGat5kvSSjhFaNwUSZJli_VFmzuE6PS6jT8zGfXPwcjFrt5hhvn7NWYnRj8yZolLUnZp-OgbqF3w/s400/download.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Vincent Van Gogh <i>Notte Stellata </i>1889, Museum of Modern Art, New York</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i>La poesia "Notte Stellata" è ispirata ad uno dei più famosi dipinti del pittore olandese Vincent Van Gogh. La tela fu realizzata nel 1889 quando già da qualche settimana, per un esaurimento nervoso, Van Gogh si trovava ricoverato nell'istituto psichiatrico di Saint-Rémy-de-Provence. </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i>Van Gogh rimase sveglio per alcune notti ad osservare il cielo che vedeva dalla finestra della sua stanza, rimase affascinato dal paesaggio notturno di Saint- Rémy e dal pulsare delle stelle che, in un certo senso, colmavano quel desiderio di infinito che tanto il nostro autore ricercava </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i>Il dipinto non è una fedele riproduzione della realtà ma una immaginaria visione attraversata da forti e contrastanti emozioni e sensazioni che insistentemente turbavano l'animo dell'artista. </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i>Nell'iconografia del paesaggio notturno affiorano anche alcuni ricordi della sua infanzia, come il quieto paesino natale rappresentato in basso, il campanile di una chiesa e un imponente cipresso dalle cime ondulate che si erige in alto fino a sfiorare le stelle. </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>Notte Stellata </b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Quante emozioni, </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
quanti pensieri contrastanti </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
e quanti ricordi trapelano...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
vagano tra forme e colori</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
in un solo tratto di cielo imbrunito </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
contemplato dalla finestra </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
di una stanza insana.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Un piccolo spazio, ma infinito. . .</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
che va oltre la pittura...oltre la natura</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
in cui arte e anima s'incontrano</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
emozioni e colori s'inseguono...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
s'accostano...s'abbracciano</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
fino a diventare un tutt'uno.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Notte di stelle e di emozioni viventi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Non fuggono col tempo,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
non volano col vento,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
rimangono lì, campeggianti . . . </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
risonanti, angosciate ..</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
sparse a schizzare</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
echi di un animo inquieto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Infuocata, la falce di luna </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
osserva il loro inseguirsi...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
roteare vorticosamente su se stesse</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
come meteore impazzite,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
palpitano...in quel tratto di cielo </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
imbrunito, dipinto da un cuore errante.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Un pensiero attraversa la mente maestra:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
"<i>Prima di questo dipinto </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>la notte non era stata così intensa"</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
E da un lontano ricordo </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
nasce un paesaggio notturno,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
dormiente, che lascia immaginare </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
una placida quiete...memore</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
il campanile di una chiesa d'infanzia</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
la punta di un cipresso, ansante,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
s'insinua prepotentemente tra le stelle,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
alla ricerca dell'infinito...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Per un attimo mi fermo a guardare il cielo,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
a contemplare le stelle, autentiche... e</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
con la mente viaggio tra le Perseidi...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Come per magia, cade una stella complice,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
poetica.... e il suo buon dire a</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
innamorati, sognatori, spettatori </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
"non smettete mai di sognare...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
di credere...di sperare ...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Elvira Nania </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<br /></div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-10922318348166179622018-05-23T08:50:00.000-07:002018-09-18T02:30:14.024-07:00Nulla è per sempre<div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJyLL8aGm5ce0O7o2VH-Rz0MVIBnTQtrdpb0LMBQfCwRo-Bbj2MpCtQBq2AjrIw2NuPOR3IMH0jOg-KEwwlTZLlSWVGFoDiXgdH5-ezHPCssOcVXTtg6QRcXcvfOWStTIeuDMiAHc0678/s1600/201210211916-800-sipario.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="272" data-original-width="438" height="198" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJyLL8aGm5ce0O7o2VH-Rz0MVIBnTQtrdpb0LMBQfCwRo-Bbj2MpCtQBq2AjrIw2NuPOR3IMH0jOg-KEwwlTZLlSWVGFoDiXgdH5-ezHPCssOcVXTtg6QRcXcvfOWStTIeuDMiAHc0678/s320/201210211916-800-sipario.jpeg" width="320" /></a></div>
<br />
<i>Giorno dopo giorno</i><br />
<i>il tempo, maestro di vita,</i><br />
<i>insegna nuove lezioni,</i><br />
<i>rivela verità celate.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Nel gran teatro della vita</i><br />
<i>s'apre il sipario.</i><br />
<i>False rappresentazioni</i><br />
<i> s'eclissano.</i><br />
<i> L'attore, oramai in discussione</i><br />
<i>in frantumi </i><i>le sue recitazioni.</i><br />
<br />
@Elvira Nania<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-4525660836980831532018-05-20T13:48:00.001-07:002018-09-18T02:52:20.021-07:00Bolle di sapone<div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ1CRx5_luUIOIudSdr7whdLBEaDRBrK-ocgYqi3xisFKWGXFWTY6RUpOLK-rxlJX-Lj3b_oiTVtfmpTgkkZk47MPcuF8_xaY4Xx74iJqabU51NHOYMw8oqCETjupHKYe00L8C6maUBDY/s1600/bolle-2-650x433.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="433" data-original-width="650" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ1CRx5_luUIOIudSdr7whdLBEaDRBrK-ocgYqi3xisFKWGXFWTY6RUpOLK-rxlJX-Lj3b_oiTVtfmpTgkkZk47MPcuF8_xaY4Xx74iJqabU51NHOYMw8oqCETjupHKYe00L8C6maUBDY/s400/bolle-2-650x433.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Alcune si dissolvono sul nascere<br />
altre colme di illusioni<br />
vorrebbero resistere<br />
ma fragili, evanescenti,<br />
vivono per un istante e<br />
svaniscono nel nulla.<br />
Altre ancora vagano nell'aria<br />
gonfie di vanità, di superficialità<br />
un alito di vento le spazza via<br />
sulla terra, solo una goccia d'acqua.<br />
<br />
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
@Elvira Nania</div>
<br />Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-50637313733292369992018-04-21T13:56:00.001-07:002018-09-18T02:30:37.975-07:00Curiosità d'arte - L'opera d'arte <div style="text-align: justify;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiILLwA47anvAqpgy15eskXccYYki8PmIn8opEC-KfPwc8QU-r0HgTX_pt5nkKj7e1h2e4skI5vb9amtT5PNJuvseiTU7Y7ncXWYBFgZ5x33e1hyPxvc8D_AoVxN9xRBmWjdQxZXFQT_0g/s1600/Patrimonio+Culturale.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiILLwA47anvAqpgy15eskXccYYki8PmIn8opEC-KfPwc8QU-r0HgTX_pt5nkKj7e1h2e4skI5vb9amtT5PNJuvseiTU7Y7ncXWYBFgZ5x33e1hyPxvc8D_AoVxN9xRBmWjdQxZXFQT_0g/s400/Patrimonio+Culturale.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Un'opera d'arte è una creazione artistica che nasce dal
pensiero umano, da un' ispirazione o </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">dall'imitazione della realtà. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel suo
significato più profondo l’opera d’arte è il linguaggio dell' interiorità e dell'animo umano.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Realizzata attraverso una serie di norme conoscitive derivanti dall’esperienza
e dalle capacità tecniche dell’artista, l'opera d'arte è considerata tale
quando ha una funzione, essenzialmente, culturale, una sua espressione estetica ed una finalità.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Evoluzione storica del concetto di opera d'arte</span><br />
<br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel corso dei secoli l'opera d'arte è </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">stata variamente interpretata a seconda del contesto storico, artistico, culturale e sociale in cui era plasmata.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nell'antichità classica l'opera d'arte era considerata <i>téchne </i>(ossia, tecnica del saper fare, del saper operare). L'artista, considerato un artigiano, era valutato per le sue capacità tecnico-manuali, operava all'interno di una struttura organizzata detta bottega e </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">l'opera d'arte era il prodotto dell'abilità e dell'esperienza manuale dell'artefice.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In età ellenistica,<b> </b>l'arte assume il valore di entità ispirata alla divinità <i>(éntheon</i>) quindi sacra. Arte intesa come riflesso della bellezza divina interiorizzata dall'artista ed elaborata manualmente attraverso procedimenti tecnici.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Una concezione di arte che si estende fino al Medioevo quando l'artista cessa di essere prevalentemente artigiano e a parità del letterato è considerato un intellettuale, preparato e versatile nelle dottrine umanistiche come nelle scienze. Ora l''artista lavora su committenza, realizza composizioni scultoree e raffigura straordinari cicli pittorici dove l'elemento spirituale supera quello emotivo dello stesso artista.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel Rinascimento ritorna l'idea di opera d'arte come imitazione della realtà, si ritorna al gusto classico del passato. L'artista va alla ricerca della bellezza, della perfezione, basta osservare alcune opere dei grandi maestri del tempo, quali la <i>Gioconda</i> di Leonardo da Vinci, la <i>Pietà </i>di Michelangelo, lo <i>Sposalizio della Vergine</i> di Raffaello Sanzio, etc. etc.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Durante il Rinascimento le opere d'arte si identificavano con le<i> arti del disegno.</i></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Infatti, il disegno, padre di tutte le arti, è ritenuto il principio teorico e pratico che governa l'imitazione della realtà naturale e spirituale. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Fra le arti del disegno sono comprese le arti cosiddette "maggiori" (pittura, scultura, architettura) e "minori" (arti applicative, miniature, arte del vetro, oreficeria, etc.).</span><br />
<br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In età barocca, la definizione di <i>arti del disegno </i>viene gradualmente sostituita dal termine accademico di <i>belle arti. </i>Infatti, tale termine nasce in ambiente accademico ed associa l'idea di arte a quella di bellezza. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La bellezza, in termini artistici e nella teoria classicista è l'elemento fondamentale che distingue un'opera d'arte da oggetti comuni.</span><br />
<br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel Settecento, nell'ambito delle opere d'arte, si riscontra il termine di <i>arti figurative e arti plastiche. </i>Un termine<i> </i>che perdurerà fino al XIX secolo, allorquando verrà introdotto quello di <i>monumento. </i>A quell'epoca, per <i>monumento</i> si intendeva di preferenza,<i> </i>una grande opera architettonica situata in un contesto urbanistico o territoriale. Ma qualche studioso aveva un concetto ben più ampio: "<i>Monumento si attaglia a una quantità di opere artistiche; e quindi si adopera indifferentemente parlando del più grandioso edificio e della più piccola medaglia"</i> (Quatremère de Quincy, 1842-44).</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Verso la fine dell'Ottocento entra in uso il termine <i>opera d'arte </i>mantenuto normalmente fino a oggi e intende designare un manufatto contrassegnato da specifiche caratteristiche, quali il significato del linguaggio, il valore estetico, il carattere individuale o collettivo.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ogni opera d'arte si distingue da altre forme artistiche per alcuni elementi specifici tradizionali o innovativi: il materiale, la tecnica, l'iconografia e lo stile. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A partire dagli anni Cinquanta-Sessanta del Novecento si sono introdotte altre denominazioni relative agli oggetti artistici: <i>arti visive </i>e <i>beni culturali.</i></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Con la prima (<i>arti visive</i>) si è intesa sottolineare l'importanza dell'oggetto visibile e più direttamente l'implicazione nella fruizione. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Con la seconda (<i>beni culturali) </i>vengono invece indicati tutti gli oggetti che recano il segno della cultura umana (apporto antropologico).</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il concetto di <i>bene culturale</i> che ingloba <i>l'opera d'arte</i> comprende tutti i fenomeni della cultura materiale in una visione parietaria senza alcuna distinzione gerarchica; oltre l'interesse per la ricerca dei valori estetici e formali, l'attenzione si focalizza sul sistema antropologico che esprime le varie forme artistiche. Si sviluppano ulteriormente il rapporto tra le varie forme di produzione, i sistemi di lavorazione, la connessione tra forze sociali e rapporti di produzione tra ideazione ed esecuzione, tra committente e artista. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nella storia dell'arte contemporanea il termine <i>bene culturale </i>si introduce in una dimensione ben più ampia, una dimensione collettiva artistica che assume una sua connotazione "patrimoniale". Nasce da qui il termine <i>patrimonio culturale, </i>un insieme di beni culturali di appartenenza ad un gruppo sociale che li custodisce, li conserva, li preserva e li valorizza. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ritornando al concetto iniziale di opera d'arte...</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">oggi per opera d'arte s'intende qualcosa che attraverso le immagini riesce a </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">comunicare </span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">sensazioni, emozioni, sentimenti. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Conserva il suo valore estetico, il suo significato e l'osservatore cerca di interpretarla. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Elvira Nania </span><br />
<br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Continua . . . </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i><br /></i></span>
<br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i><br /></i></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-66599482862553936942017-09-23T14:22:00.001-07:002017-10-28T12:48:38.911-07:00A mia madre "L'ultima carezza"<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDplOsMXfwphX-64V8E5SSjPaExrsUiOomOX4kKTOZo6fHwDsrkIbSdPrM1PUD-gLc0wBBNF18QfnzcQ4nMN1AClN0UBCzhHn0Aa1nH7T2G3m6iI6uQj5hskLg1pmp7ro1x3TKXNyfspQ/s1600/CAREZZA.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDplOsMXfwphX-64V8E5SSjPaExrsUiOomOX4kKTOZo6fHwDsrkIbSdPrM1PUD-gLc0wBBNF18QfnzcQ4nMN1AClN0UBCzhHn0Aa1nH7T2G3m6iI6uQj5hskLg1pmp7ro1x3TKXNyfspQ/s1600/CAREZZA.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="491" data-original-width="402" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDplOsMXfwphX-64V8E5SSjPaExrsUiOomOX4kKTOZo6fHwDsrkIbSdPrM1PUD-gLc0wBBNF18QfnzcQ4nMN1AClN0UBCzhHn0Aa1nH7T2G3m6iI6uQj5hskLg1pmp7ro1x3TKXNyfspQ/s400/CAREZZA.jpg" width="326" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
Improvvisamente il sole tramontò</div>
<div style="text-align: left;">
e il tempo lentamente si fermò. </div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: left;">
A passi svelti un'ombra velata avanzava </div>
<div style="text-align: left;">
verso il tuo volto cereo, inerte.</div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: left;">
L'ultima mia carezza non sentiva più </div>
<div style="text-align: left;">
il tepore della tua pelle</div>
<div style="text-align: left;">
la tua fronte gelida sapeva già d'eterno.</div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: left;">
Tutto intorno taceva, il silenzio</div>
<div style="text-align: left;">
paradossalmente si faceva più assordante </div>
<div style="text-align: left;">
e i ricordi glissavano ogni parola.</div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: left;">
Al tuo perpetuo essere</div>
<div style="text-align: left;">
fu l'ultima mia carezza a sussurrarti:</div>
<div style="text-align: left;">
veglia su di noi da lassù e . . .salutami papà.<br />
<div style="text-align: left;">
<br />
Guarderò il cielo tutte le volte </div>
<div style="text-align: left;">
che avrò nostalgia di voi<br />
e i miei pensieri racconterò alle amiche stelle...</div>
<br />
Elvira Nania</div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: left;">
Scordia, 14 Giugno 2017</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-22580775953847150272017-06-13T09:21:00.001-07:002018-10-12T12:06:49.996-07:00 Allegoria del Buono e del Cattivo Governo <div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTWVH41AWFYr3amy0wQaWYB-5Ifi3obdp3rGQKsJmntfk4ziYgAWk_WFF6PRSCoYPhyphenhyphen3UC_e1zP48kW4K4UNYX1sNJLM1qDvMGp3d7gsDER_cABQ4rPmmh9DuKSoafj6xCgdCHep2IIUE/s1600/f0c68959-6b86-4e03-ae56-f314aef5bf9f_large.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTWVH41AWFYr3amy0wQaWYB-5Ifi3obdp3rGQKsJmntfk4ziYgAWk_WFF6PRSCoYPhyphenhyphen3UC_e1zP48kW4K4UNYX1sNJLM1qDvMGp3d7gsDER_cABQ4rPmmh9DuKSoafj6xCgdCHep2IIUE/s640/f0c68959-6b86-4e03-ae56-f314aef5bf9f_large.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Sala dei Nove - Palazzo Pubblico di Siena</span></div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "cambria" , serif;"><span style="font-size: large;"><b>E'</b></span></span><span style="font-size: 12pt;"> </span><span style="font-size: 12pt;">una delle prime opere di carattere politico che troviamo
nella Storia dell’Arte italiana.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">Si tratta di un ciclo di affreschi di inestimabile
valore realizzato dal pittore senese Ambrogio Lorenzetti tra il 1337 e il 1340 nella
<i>Sala dei Nove</i> del Palazzo Pubblico di Siena. </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">Era detta <i>Sala dei Nove </i>perché la città di Siena in quegli anni era governata da nove cittadini (il cosiddetto <i>Governo dei Nove</i>) che rimanevano in carica per un periodo di tempo limitato per poi lasciare il posto ad altri nove. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">Ambrogio Lorenzetti (Siena, ca., 1290 – Siena, 1348) fu uno dei più grandi pittori italiani del Trecento. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">Fu attivo dal 1319 fino al 1348 anno in cui probabilmente
morì a causa della peste nera che imperversò in tutta Europa tra il 1347 e il
1352 uccidendo un terzo della popolazione europea. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: 12.0pt;"><br /></span>
<span style="font-size: 12.0pt;"><br /></span>
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUwSGHueWcqjU4-PSuOe_H69zawA0k0nHbPtHmaKdkSsBaLINZZdU4nTvbGEKG297L6F7yH1_Cot-jLjJH9M08QX4cY7Qrnk_aKfhFLj0Uhs6U2Zpqvb0cmmCsEGSQrX472ridOXH1f2Q/s1600/Ambrogio_Lorenzetti_002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="679" data-original-width="1600" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUwSGHueWcqjU4-PSuOe_H69zawA0k0nHbPtHmaKdkSsBaLINZZdU4nTvbGEKG297L6F7yH1_Cot-jLjJH9M08QX4cY7Qrnk_aKfhFLj0Uhs6U2Zpqvb0cmmCsEGSQrX472ridOXH1f2Q/s640/Ambrogio_Lorenzetti_002.jpg" width="640" /></span></a></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: 12.0pt;"><br /></span>
<span style="font-size: 12.0pt;">Buon Governo </span></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12pt; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;">Il Governo dei Nove, allora al potere, volle che l’artista rappresentasse da un lato </span><i style="font-size: 12pt; text-align: justify;">l’Allegoria del Buon</i><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;"> </span><i style="font-size: 12pt; text-align: justify;">Governo e</i><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;"> gli</span><i style="font-size: 12pt; text-align: justify;"> effetti positivi </i><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;">che esso
produceva: città prospera</span><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;">, decoro, campagne coltivate, lavoro, benessere, ricchezza,
serenità etc. etc. . . </span></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;">e d</span></span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">all'altro lato </span><i style="font-family: "trebuchet ms", sans-serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">l’Allegoria del Cattivo Governo</i><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12pt; text-align: justify;"> e i
suoi</span><u style="font-family: "trebuchet ms", sans-serif; font-size: 12pt; text-align: justify;"> </u><i style="font-family: "trebuchet ms", sans-serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">effetti negativi</i><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12pt; text-align: justify;"> subiti dal popolo: degrado urbano, carestia, saccheggi, violenza, aumento di tasse, povertà, malcontento, etc. etc…</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12pt;">L’intento è
ben chiaro: solo se l’Amministrazione della Cosa Pubblica
opera su principi etici, sociali, giusti e legali, il popolo ne trae beneficio.</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">Gli <i>effetti del Buono e del Cattivo Governo,</i> rappresentati, facevano un chiaro riferimento ai fatti storici e politici del tempo e intendevano coinvolgere il pubblico in riflessioni individuali e collettive.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;"> <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">Il programma iconografico
dell’affresco si articola in quattro scene che coprono tre pareti della Sala e rappresentano uno straordinario esempio di allegoria politica. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">La
rappresentazione del <i>Buon Governo</i> (realizzata sulla parete destra della Sala) risulta completamente illuminata da una luce
particolare mentre sulla parete immediatamente adiacente sono rappresentati i suoi <i>Effetti </i>benefici versati sulla città di Siena e sulla sua
campagna.<o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">Il <i>Buon Governo è </i>rappresentato da un grande saggio monarca seduto in trono ed affiancato da figure
allegoriche, quali, la Giustizia, la Temperanza, la Magnanimità, la Prudenza, la Fortezza e la Pace. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">In alto, aleggiano le tre virtù teologali: la Fede, la Speranza e la Carità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL9DqF2a2L-5ko8CRjtABde3HRLL3oIttHoxpZ62Az7yapqIRgIJM8k7Db0gRK_LRUf_FmG6y2ZyhQHhYH_ObsaJoHkQHFefnfTt2Mw_497007IPycWtHwcA7MYu0ElWCrlyA6mTH-RWA/s1600/ambrogio_lorenzetti_effetti_del_buon_governo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="719" data-original-width="1098" height="414" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL9DqF2a2L-5ko8CRjtABde3HRLL3oIttHoxpZ62Az7yapqIRgIJM8k7Db0gRK_LRUf_FmG6y2ZyhQHhYH_ObsaJoHkQHFefnfTt2Mw_497007IPycWtHwcA7MYu0ElWCrlyA6mTH-RWA/s640/ambrogio_lorenzetti_effetti_del_buon_governo.jpg" width="640" /></a></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-family: "cambria" , serif;">Effetti del Buon Governo</span><span style="font-family: "cambria" , serif;"> </span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">Nella scena degli <i>Effetti del Buon Governo</i>
abbiamo una veduta prospettica della città di Siena molto decorosa ed ordinata </span><span style="font-size: 12pt;">in cui aleggia un clima di serenità. </span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12pt;">Sono rappresentate scene di vita
quotidiana, persone intende a svolgere i loro mestieri, in città e nei campi. Si vedono artigiani intenti alle loro opere e muratori impegnati nella costruzione di nuovi edifici. Donne affaccendate da una parte, contadini e allevatori nella campagna. Studiosi, danzatrici, cavalieri e tanti altri personaggi popolano una città pacifica e florida. </span></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12pt;">Effetti positivi che solo un Buon Governo può produrre e assicurare. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><img height="403" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/7f/Lorenzetti_ambrogio_bad_govern._det.jpg/400px-Lorenzetti_ambrogio_bad_govern._det.jpg" width="640" /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Cattivo Governo </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">Su un'altra parete, Ambrogio
dipinse l’Allegoria del<b> </b><i>Cattivo Governo</i> e i suoi
effetti negativi.</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: 12.0pt;"><br /></span>
<span style="font-size: 12.0pt;">Al centro della scena siede in trono la personificazione della Tirannide, una sorta di mostro con zanne, in contrapposizione al saggio monarca dell'Allegoria del Buon Governo. Il Cattivo Governo è circondato da rappresentazioni allegoriche opposte a quelle del Buon Governo, quali, la Crudeltà, la Discordia, la Guerra, la Perfidia, la Frode, l'ira. </span></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: 12.0pt;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">In alto aleggiano i tre vizi: l'Avarizia, la Superbia e la Vanagloria. </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="font-size: 12.0pt;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMTsqGhozyHhUXKeAGNNpNNhFsd-wIrVurOLpvv_oRo5HJX2QIiBbwQPBT1rtiGt9fwH11I7DXSNydWHqoO0qjoSh1oSfIJ9GCJojafPD_PN-LwAd_EgUO0Hs-H8cktQiDex-4Cc5MIUs/s1600/lor4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="1202" height="346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMTsqGhozyHhUXKeAGNNpNNhFsd-wIrVurOLpvv_oRo5HJX2QIiBbwQPBT1rtiGt9fwH11I7DXSNydWHqoO0qjoSh1oSfIJ9GCJojafPD_PN-LwAd_EgUO0Hs-H8cktQiDex-4Cc5MIUs/s640/lor4.jpg" width="640" /></span></a></div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Effetti del Cattivo Governo</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
</span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Purtroppo questa scena è in cattivo stato di conservazione, presenta molte lacune e risulta poco leggibile.</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">Comunque, nella scena degli <i>Effetti del Cattivo Governo</i>,
le atmosfere cambiano radicalmente, i colori sono violenti e cupi, i paesaggi
desolanti e la città pericolante, si vedono macerie dappertutto, gli atti di violenza e i saccheggi sono all'ordine del giorno.</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-size: 12pt;">La tirannia appare come un ibrido diavolo che spoglia
la giustizia delle sue prerogative, la piega ai suoi interessi, fregandosene del benessere della collettività. </span></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: 12pt;">In città le case sono sbarrate, soprusi e violenze sono perpetrati da soldati scatenati e nella campagna, ormai arida e abbandonata, nessuno lavora. Si vedono uomini che bruciano case e distruggono villaggi. </span></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12pt;">Effetti davvero
devastanti prodotti solo da un Cattivo Governo.</span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">Con questo affresco Ambrogio Lorenzetti giunge ad un
esito artistico di alta qualità e originalità, infatti nel corso del Trecento
non esiste altra pittura di così ampia composizione paesaggistica. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: 12.0pt;">In fondo, possiamo considerare questo affresco il primo
documento pittorico italiano di carattere politico, sociale e paesaggistico. </span><span style="font-size: 12pt;">Proprio
così, per la prima volta nella Storia dell’Arte italiana appare un paesaggio a
sfondo politico e sociale. </span></span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: 12pt;">L'Allegoria del Buono e del Cattivo Governo è una grande opera medievale meritevole di uno studio più dettagliato e approfondito, in tutti i suoi aspetti icnografici, allegorici, contenutistici, poiché in tutta la sua rappresentazione allegorica, richiama, ancora oggi, il significato della gestione del potere politico attuale in Italia. </span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: 12pt;">Uno Stato oramai frammentato, in progressivo degrado, dove aumentano, giorno dopo giorno, in modo esponenziale, la disoccupazione e la povertà, le diseguaglianze economiche e sociali....... </span></span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12pt;">Il tutto generato da un Cattivo Governo. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12pt;">Si torna alla ricerca di un Buon Governo, della Credibilità, della Consapevolezza, delle Responsabilità Politiche e dei suoi<i><u> </u>Effetti Benefic</i>i sul popolo. </span><br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12pt;">Almeno così si
spera!!</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: 12.0pt;">Elvira Nania</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-87693915044865830422017-04-30T23:40:00.000-07:002020-05-01T00:35:01.277-07:00Il “Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVrp_fEz44hExdscpzPn18O2f5AujhyphenhyphenAJxp15R1hV8k5XbaZfFThBc5CChSYeiksevjiRxGA9doxPpJt1-iWcArZ8NtGlRtSqQlE0Pzp29wkXK5IFBgkdEtQ47X_-kTKqtPJKnrjEJOQA/s1600/PIC2762O.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: black;"><img border="0" height="334" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVrp_fEz44hExdscpzPn18O2f5AujhyphenhyphenAJxp15R1hV8k5XbaZfFThBc5CChSYeiksevjiRxGA9doxPpJt1-iWcArZ8NtGlRtSqQlE0Pzp29wkXK5IFBgkdEtQ47X_-kTKqtPJKnrjEJOQA/s640/PIC2762O.jpg" width="640" /></span></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Georgia, 'Bitstream Charter', serif; line-height: 24px; margin-bottom: 24px; padding: 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<span style="font-size: 16px;"> </span>Giuseppe Pellizza da Volpedo - <i>Quarto Stato</i><i> </i>- Museo del Novecento, Milano</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Georgia, 'Bitstream Charter', serif; margin-bottom: 24px; padding: 0px; text-align: left; vertical-align: baseline;">
<div style="margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div style="line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , serif;">1°
Maggio, in occasione della Festa dei lavoratori ritengo sia doveroso
parlare di un celebre dipinto che possiede, a mio parere, tutte le
caratteristiche emblematiche per poter rappresentare questa giornata.
Profondamente significativo non solo
nell’ambito artistico ma anche sociale e politico è il <i>Quarto Stato,</i> un
capolavoro realizzato tra 1898 e il 1901 dal pittore italiano Giuseppe Pellizza
da Volpedo (Volpedo, 1868-1907). <o:p></o:p></span></div>
<div style="line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , serif;">Oggi
l’opera è conservata presso il Museo del Novecento di Milano.</span><span style="font-family: "georgia" , serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , serif;">Un’opera
che nel corso degli ultimi decenni dell’800 ha seguito un percorso di perfezionamento
tecnico-artistico e ideologico fino a raggiungere, con pieno successo, la sua vera finalità rappresentativa.</span></div>
<div style="line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , serif; font-size: 11pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , serif; line-height: 24px;">Nel 1892 Pellizza raffigura su una tela, con ampie pennellate, un episodio di sciopero dal titolo <i>Ambasciatori della fame.</i></span></div>
</div>
<div style="line-height: 18pt; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQUr76DrHXYa9oH0M79RdRIpz5K1TgQpquCh0Q3hRQLecQIeIn19WthJg-g32wR2JymE0RRgOTmVGg4qzc12JrDy4alHxtw2WvU3G3PcCitAs6gdFJZwNB2j7Gz35rYApSq-MGKMX-22I/s1600/ambasciatori-della-fame+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="433" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQUr76DrHXYa9oH0M79RdRIpz5K1TgQpquCh0Q3hRQLecQIeIn19WthJg-g32wR2JymE0RRgOTmVGg4qzc12JrDy4alHxtw2WvU3G3PcCitAs6gdFJZwNB2j7Gz35rYApSq-MGKMX-22I/s640/ambasciatori-della-fame+%25281%2529.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , serif;"> <i>Ambasciatori della fame - </i>Collezione privata</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 18pt; margin-bottom: 18pt; vertical-align: baseline;">
<div style="text-align: center;">
<br />
<span style="font-family: "georgia" , serif; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , serif; text-align: justify;">La
scena è ambientata a Volpedo, in piazza Malaspina, e ritrae la triste realtà
agricola del tempo. Una manifestazione di protesta, contro </span><span style="font-family: "georgia" , serif; text-align: justify;"> l'aumento del pane, a cui lo stesso autore assistette. L'artista rimase molto impressionato dalla scena, tanto che annotò nel suo diario: "La questione sociale s'impone; molti si son dedicati ad essa e studiano alacremente per risolverla. Anche l'arte non dev'essere estranea a questo movimento verso una meta che è ancora un'incognita ma che pure si intuisce dover essere migliore a petto delle condizioni presenti". </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , serif; text-align: justify;">In effetti, il </span><span style="font-family: "georgia" , serif; line-height: 18pt; text-align: justify;">dipinto vuole essere una
sorta di denuncia delle misere condizioni in cui vivevano i lavoratori alla
fine dell’Ottocento. </span><br />
<div style="line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , serif; line-height: 18pt;">Da
questa esperienza Pellizza intraprende il suo percorso artistico e introduce la problematica sociale ma senza esprimere intenzioni politiche ben precise che poi saranno rese più esplicite nell'opera finale (<i>Quarto Stato</i>) così come sarà resa più chiara la schiera retrostante ai personaggi centrali che qui appare confusa e indistinta. </span><br />
<br /></div>
<div style="line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLpk4-jKaw3qd2BbGj6azyzl85v_b18OrMtVjgVhXTN-p7KUvgiJ0QurgxXaspVrj3vU2uiWpeOAQchadyShzw12Cys7Fu7UZt_neMGCCSJ5mP9hsyHzhGCpeEG2dh63tZYeghSoXf0b8/s1600/La_fiumana_%2528Volpedo%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="363" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLpk4-jKaw3qd2BbGj6azyzl85v_b18OrMtVjgVhXTN-p7KUvgiJ0QurgxXaspVrj3vU2uiWpeOAQchadyShzw12Cys7Fu7UZt_neMGCCSJ5mP9hsyHzhGCpeEG2dh63tZYeghSoXf0b8/s640/La_fiumana_%2528Volpedo%2529.jpg" width="640" /></a></div>
<i>La Fiumana, </i>Pinacoteca di Brera, Milano<br />
<br />
<br /></div>
<div style="line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , serif; text-align: justify;">Nel
1898, il nostro autore realizza un’altra opera dal titolo <i>La Fiumana, </i>oggi conservata presso la Pinacoteca di Brera. Il titolo allude alla grande schiera di lavoratori che avanza come un fiume in piena. Di formato più grande, l'opera riporta</span><span style="font-family: "georgia" , serif; line-height: 18pt; text-align: justify;"> la stessa tematica sociale della precedente (Ambasciatori della fame) e sostituisce, tra i personaggi centrali, la figura del ragazzo con quella di una donna col bambino in braccio.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , serif; text-align: justify;">Pellizza continua a ritrarre, alle spalle dei tre protagonisti, la
stessa folla numerosa, ma più compatta, unita, di persone ancora confuse e indistinte.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 15pt; margin: 11.25pt 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "droidsansregular" , serif; font-size: 10.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , serif; line-height: 18pt;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPZxrwu-YauTIrqAMTy_tmsz55orvkMqn88ZuZQ_A72SifEOabPJ01TX7BzvZR3bOYacJkYwwFjItMgLK8czt-DjO3xSajqQYQhvvgMyuL0f3vqzvpxOfXgXCjSDl78FtXTzZpQf8lelc/s1600/Il_Quarto_Stato_di_Giuseppe_Pellizza_da_Volpedo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="321" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPZxrwu-YauTIrqAMTy_tmsz55orvkMqn88ZuZQ_A72SifEOabPJ01TX7BzvZR3bOYacJkYwwFjItMgLK8czt-DjO3xSajqQYQhvvgMyuL0f3vqzvpxOfXgXCjSDl78FtXTzZpQf8lelc/s640/Il_Quarto_Stato_di_Giuseppe_Pellizza_da_Volpedo.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , serif; line-height: 18pt;">Pellizza
vuole perfezionare, ma soprattutto, materializzare sempre di più la sua idea,
nata da una riflessione sul contesto storico-sociale del tempo. Riprende in modo più realistico la
rappresentazione dei fatti e nel 1898 realizza un altro dipinto dal titolo Il C</span><i style="font-family: Georgia, serif; line-height: 18pt;">ammino dei lavoratori (</i><span style="font-family: "georgia" , serif; line-height: 18pt;">oggi, parte di
una Collezione privata). Non più una massa simile ad un fiume in piena, ma una schiera ancora più fitta e più distinta, più chiara che avanza con determinazione verso il futuro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , serif;">Nel
1901 nasce il </span><i style="font-family: georgia, serif;">Quarto Stato</i><span style="font-family: "georgia" , serif;"> che ripropone lo stesso episodio delle
versioni precedenti e ne rafforza il significato. Vuole rappresentare, non solo
una scena di vita sociale, uno sciopero o una manifestazione di protesta ma,
fondamentalmente, si propone di esaltare il valore della dignità umana e la
corsa verso il progresso. Al centro della scena, tra i principali personaggi,
raffigurati a misura naturale d’uomo, trova spazio paritario anche una donna
scalza con il bambino in braccio che avanza, con atteggiamento imponente e
deciso, verso la consapevolezza del proprio volere, del progresso e
dell’emancipazione. </span></div>
<div style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , serif; line-height: 18pt;">Una marcia inarrestabile di lavoratori che codifica la
sintesi del pensiero umano ed artistico, non utopistico ma realistico.</span></div>
<div style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "georgia" , serif; line-height: 18pt;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "georgia" , "serif";">I</span><span style="font-family: "georgia" , serif;">l
dipinto è stato realizzato secondo la tecnica del divisionismo. Non a caso,
l’autore scelse di applicare questa tecnica sulla sua tela poiché gli
consentiva di accostare i colori puri, senza mischiarli, per rendere più
luminosa la composizione artistica.</span><span style="font-family: "georgia" , serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: "georgia" , "serif";"><br /></span></div>
<div style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , serif;">Inizialmente
il quadro non riscosse alcun successo, anzi, suscitò non poche polemiche e
critiche tra gli studiosi. Venne venduto nel 1920, dieci anni dopo la morte
dell’artista, fu acquistato per sottoscrizione pubblica dalla città di Milano
per 50.000 lire. Prima venne esposto presso il Castello Sforzesco, poi dopo una
lunga conservazione (durata per tutto il periodo fascista) venne rivalutato e
collocato in una sala consiliare di Palazzo Marino.</span></div>
<div style="line-height: 18.0pt; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: "georgia" , serif;">Dopo il restauro (il
dipinto era stato molto danneggiato dal fumo, poiché, nelle sale consiliari si
poteva ancora fumare liberamente), iniziò a viaggiare, fu portato a Washington,
a Roma e, finalmente, solo negli anni Ottanta, fu stabilita una collocazione
fissa a Milano, presso la Galleria d’Arte Moderna da cui, di recente, è stato
spostato al Museo del Novecento per una collocazione permanente.</span></div>
<div style="font-family: 'trebuchet ms', arial, helvetica; line-height: normal; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , serif;">Il <i>Quarto Stato</i> un’opera, oggi più che mai attuale, rimane portatrice di un messaggio di solidarietà verso tutta l'umanità.</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , serif;">Elvira Nania</span></div>
</div>
</div>
</div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-58909196698544997662017-04-10T10:44:00.002-07:002019-03-25T03:22:21.564-07:00Dal Dir Di Dante<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="border: 0px; display: inline !important; font-family: inherit; font-style: inherit; margin-bottom: 15px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div style="display: inline !important;">
<br /></div>
</div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="border: 0px; display: inline; margin-bottom: 15px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div style="display: inline !important;">
<div style="font-style: inherit;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlX2sqfl80vdC94UxmlssxuFq6ykJOAdYLTZbPV4MgXWAb2GA7Wwblo2V0U_rIxRk_zmXJoLmhTY4GwWv2YwwHs43ljNsFI84-iKHgm78PBlgR6BaZB-ZWkO3hNEDlF-6EXgP2hHx9rkM/s1600/1519_dante-dc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlX2sqfl80vdC94UxmlssxuFq6ykJOAdYLTZbPV4MgXWAb2GA7Wwblo2V0U_rIxRk_zmXJoLmhTY4GwWv2YwwHs43ljNsFI84-iKHgm78PBlgR6BaZB-ZWkO3hNEDlF-6EXgP2hHx9rkM/s400/1519_dante-dc.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 21.0469px; text-align: justify;"><i><br /></i></span>
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; line-height: 21.0469px; text-align: justify;"><i>Dal Dir Di Dante</i></span></div>
<div style="font-style: inherit;">
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-style: inherit; line-height: 21.0469px; text-align: justify;">Non è un'allitterazione </span></div>
<div style="font-style: inherit;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="color: #333333; font-style: inherit; line-height: 21.0469px; text-align: justify;">né un'abbreviazion</span><span style="color: #333333; font-style: inherit; line-height: 21.0469px; text-align: justify;">e</span></span></div>
<div style="font-style: inherit;">
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-style: inherit; line-height: 21.0469px; text-align: justify;">solo una mia personale</span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-style: inherit; line-height: 21.0469px; text-align: justify;">considerazione....</span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-style: inherit; line-height: 21.0469px; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<div style="font-style: inherit;">
<div style="font-style: inherit;">
<div style="font-style: inherit;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;">Chissà quanti altri canti,</i></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;">sulla scorta dei nuovi saperi</i></span></div>
<div style="font-style: inherit;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;">avrebbe aggiunto,</i></span></div>
<div style="font-style: inherit;">
<i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">ai nostri giorni,</span></i></div>
<div style="font-style: inherit;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;">Dante Alighieri,</i></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;">poeta,storico,politico,</i></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;">al suo Poema </i></span></div>
<div style="font-style: inherit;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;">la "Divina Commedia" </i></span></div>
<div style="font-style: inherit;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;">soprattutto </i></span></div>
<div style="font-style: inherit;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;">nella cantica </i><i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;">dell'Inferno! </i></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;">Altro che 34 canti!! </i></span></div>
<div style="font-style: inherit;">
<i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Chissà quanti altri ancora . . .</span></i><br />
<i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></i></div>
<div style="font-style: inherit;">
<i style="color: #333333; line-height: 21.0469px;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></i></div>
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>Elvira Nania </i></span></div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-41505287771105025842017-04-04T15:15:00.002-07:002017-04-04T15:15:42.164-07:00A proposito del Buon Senso <div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
La diversità delle nostre opinioni non deriva </div>
<div style="text-align: center;">
dall'essere gli uni più ragionevoli degli altri, </div>
<div style="text-align: center;">
ma solo dalle vie diverse che seguiamo nel pensare, </div>
<div style="text-align: center;">
e dalla diversità delle cose considerate da ciascuno. </div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
Non basta un bell'ingegno, l'essenziale è farne buon uso. </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px; text-align: start;">René Descarte</span></div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-82575914735084947902017-04-04T15:11:00.002-07:002017-04-06T08:00:05.830-07:00Antico Borgo <div class="separator" style="clear: both; text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
Strette le mura di pietra</div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
adorne di fiori </div>
<div style="text-align: left;">
dal vento lambite<br />
e dal tempo custodite. </div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXXdAy2910s7IxlWCBRlSGvaPUiQZWJURLtH5-Ob-SNSYEU4kE0jx_286Blb4bLM9909Ras_DjZR8r027dvPh8D7UV5QUZNqMvAJ2YHmQLmAc8OZtBN32-4cxFXpCUdIAppzyLe_WRGew/s1600/IMG_3946.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXXdAy2910s7IxlWCBRlSGvaPUiQZWJURLtH5-Ob-SNSYEU4kE0jx_286Blb4bLM9909Ras_DjZR8r027dvPh8D7UV5QUZNqMvAJ2YHmQLmAc8OZtBN32-4cxFXpCUdIAppzyLe_WRGew/s320/IMG_3946.JPG" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
Salgo lentamente i gradini </div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
e immagino l'antico vivere </div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
mi par d'udire il cigolio di una porta</div>
<div style="text-align: left;">
la sarta cantare e <br />
la massaia cullare.</div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
Il ciabattino le scarpe aggiustare</div>
<div style="text-align: left;">
e il falegname la sedia riparare.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Continuo silente a salire</div>
<div style="text-align: left;">
e ancora mi par di sentire </div>
<div style="text-align: left;">
il profumo del pane sfornato </div>
<div style="text-align: left;">
il pianto di un bimbo appena nato.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Odo il vocio degli avi<br />
e il fischiettare del loro vicinato</div>
<div style="text-align: left;">
odore di vita buona, sobria, genuina </div>
<div style="text-align: left;">
quella che ai più pareva una statuina.<br />
<br />
<br />
Così raccontava un giorno quell'antico borgo medievale</div>
<div style="text-align: left;">
dove il levar del sole illumina ancora ogni cosa.</div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
Passa una rondine ad ali spiegate, lascia il suo nido per altrove migrare,</div>
<div style="text-align: left;">
sento una voce e tutto ritorna reale... in questa vita che non mi pare più l'ideale. </div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<i>Elvira Nania </i></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Foto @Elvira Nania (Borgo Medievale di Caccamo PA)<span style="text-align: center;"> </span></div>
</div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-38287246865150150052017-04-01T01:29:00.001-07:002017-04-01T01:29:34.482-07:001° Aprile, Pesce d'Aprile <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkRF8JZupP0dqQTSo94w6FcFObDdm7DIlwZ_G7zRUAvzVLlp8xM4qlGp-IDMQ5t1DG0d8aiGVDC5jyhs7pS7tzQuOzPsPqGZgyqAn5dwxwiTMrA8IzPNQW00wNrpK-WGzKMSJZWZ8dUQs/s1600/pesce-daprile+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkRF8JZupP0dqQTSo94w6FcFObDdm7DIlwZ_G7zRUAvzVLlp8xM4qlGp-IDMQ5t1DG0d8aiGVDC5jyhs7pS7tzQuOzPsPqGZgyqAn5dwxwiTMrA8IzPNQW00wNrpK-WGzKMSJZWZ8dUQs/s400/pesce-daprile+%25281%2529.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; line-height: inherit; margin-bottom: 0.5em; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">Il pesce
d'aprile è una tradizione bizzarra che si tramanda da secoli in alcuni paesi
del mondo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">Il 1°
aprile, si mettono in atto scherzi e beffe di vario genere, alcuni con uno
scopo sostanzialmente bonario mentre altri somigliano a delle vere e proprie
vendette.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">Le origini
di questa tradizione non sono note anche se sono state proposte diverse teorie.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">Una delle
teorie più remote riguarderebbe il beato Bertrando di San Genesio,patriarca di
Aquilea dal 1334 al 1350, il quale avrebbe liberato miracolosamente un papa
soffocato in gola da una spina di pesce; per gratitudine il pontefice avrebbe
decretato che ad Aquileia, il primo aprile, non si mangiasse pesce. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">Altra teoria
vede protagoniste le prime pesche primaverili del passato. Spesso accadeva che
i pescatori, non trovando pesci sui fondali nei primi giorni di aprile,
tornassero in porto a mani vuote e per questo motivo erano oggetto di ilarità e
scherno da parte dei compaesani. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14pt;">Da alcuni
studi, pare che la data del</span><span style="font-size: 14pt;"> </span><span style="font-size: 14pt;">'Pesce
d'aprile' risalga alla fine del XVI secolo quando il Capodanno si festeggiava
in primavera, fra il 25 marzo e il primo aprile. La riforma di papa Gregorio
XIII spostò la festività indietro al 1° gennaio. Ma poiché molti francesi
continuavano a festeggiare il 1° di aprile, i burloni del tempo cominciarono a
prendere in giro chi sbagliava data consegnando pacchi dono vuoti, spesso, corredati
da un biglietto: “Poisson d'Avril”, ovvero 'pesce d'aprile' in francese.</span><span style="font-size: 14pt;"> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"> </span><span style="font-size: 14pt;">In Italia la
ricorrenza del Pesce d'aprile è relativamente recente. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14pt;">Fu Genova la città madre
della burla fra il 1860 e il 1880 e i primi scherzi si diffusero nella zona del
porto, dove sembra che il popolo ne avrebbe beneficiato e riso tanto!!</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14pt;">Attenzione,
oggi, a qualche improvviso Pesce d'Aprile!!!</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">Elvira Nania
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; line-height: inherit; margin-bottom: 0.5em; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; line-height: inherit; margin-bottom: 0.5em; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<br /></div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-64147993532586403102017-02-20T12:16:00.001-08:002017-02-20T12:16:58.946-08:00Le Maschere di Carnevale tra storia, cultura e tradizione<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="344" src="https://www.youtube.com/embed/hRzvqFiw9L8" width="459"></iframe>Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-52464014827821296312017-01-24T13:39:00.002-08:002017-01-24T13:39:29.460-08:00Sensazione d'infinito <div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz0qPfGNjjg06n3NwtZs-0qcFnmnHFb3mVshjkSeYz_ToJWMUxkATRw5w4P-ButGL1-mZJa-TquVucWTjAo6GQmgH0i6UPti_gDQIxgMzplk3dpGXyvYS_gST6pvMrF6cQuu6uNo21SRg/s1600/foto+poesia+a+.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz0qPfGNjjg06n3NwtZs-0qcFnmnHFb3mVshjkSeYz_ToJWMUxkATRw5w4P-ButGL1-mZJa-TquVucWTjAo6GQmgH0i6UPti_gDQIxgMzplk3dpGXyvYS_gST6pvMrF6cQuu6uNo21SRg/s400/foto+poesia+a+.png" width="400" /></a></div>
<br />
E' già mattino,</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
da una finestra a me cara,</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
guardo oltre . . .</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
e provo una sensazione d'infinito.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Straordinario spettacolo della natura!</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Vedo ruotare </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
attorno al campanile di una chiesa </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
uno stormo di uccelli, festanti ,</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
li vedo giocare col vento,</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
scandire le ore del tempo </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
e danzare al suono delle campane.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Ali di fascino e di mistero </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
si librano sempre più in alto </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
come pensieri, liberi,</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
spaziano nell'aria infinita. </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
L'animo si rasserena</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
e il cuore si rallegra.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Viaggio con la mente </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
ed è sensazione d'infinito</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
verso il cielo, la terra, il mare</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
la vita, l'amore.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Percepisco l'immensità della vita,</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
anche quando l'attesa palpita </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
e le emozioni diventano sensazioni.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
E' sensazione d'infinito </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
quando i contorni della realtà </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
riprendono forma e colore </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
mentre le ore del giorno </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
come figlie del tempo </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
corrono in un prato senza fine.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
E' il mistero della poesia </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
che mi dà la sensazione d'infinito.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Elvira Nania </div>
Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7778222673279994796.post-41787837355526201592016-12-21T12:51:00.003-08:002016-12-21T12:51:40.037-08:00Novena di Natale a Scordia CT<iframe width="459" height="344" src="https://www.youtube.com/embed/j-2ZX8-52Rc" frameborder="0" allowFullScreen=""></iframe>Elvira Naniahttp://www.blogger.com/profile/12065954673598452761noreply@blogger.com0