E così mi ritrovo a
inseguire pallidi frammenti
confusi, vaganti nella
mente tra le tenebre della notte
e i primi bagliori
dell'alba, quasi deste, immagini
contorte farfugliano a
voce alta parole insensate.
Saluti d'addio
viaggiano nell'aria ancora buia, impaurita.
Sulle bianche pareti,
indifferenti, echeggiano le ultime note stonate
di una estranea
melodia che fluisce tra le ombre di un
effimero
sogno e lentamente
svanisce tra i vivi riflessi del nuovo giorno.
Deo gratias! Un
brutto sogno finisce là dove inizia la realtà.
Elvira Nania