Apre le sue braccia al cielo
affida i suoi frutti al tempo
ascolta la voce del vento e
con zelo alla terra s’aggrappa.
Si rattrista se l’aria diventa polvere
e la terra si tramuta in cenere,
si duole se le campane non ode più.
Crescono i rami, fioriscono i germogli,
nulla chiede alla sua giovane primavera,
magari un mero sorriso, senz'ombra alcuna.
E quando lentamente giungerà il tramonto
e solcherà la soglia della sera, triste e avvilito,
e solcherà la soglia della sera, triste e avvilito,
piegherà lo sguardo verso le sue stanche radici,
rimpiangendo ancora i giorni della sua verde età.
Elvira Nania
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