Gesù
entra in Gerusalemme
Giotto (1267-1337), Cappella degli Scrovegni, Padova, Ingresso in Gerusalemme di Cristo.
La
Domenica delle Palme segna quasi la conclusione del lungo periodo
quaresimale (iniziato con il Mercoledì delle Ceneri). La comunità cristiana si
prepara alla meditazione sui drammatici eventi della Settimana Santa.
Vengano ricordati gli ultimi
giorni terreni vissuti da Gesù, le Sue sofferenze fisiche subite ingiustamente,
la salita al Calvario, le Sue cadute, la Crocifissione, la Morte, la Sepoltura
ed infine la Sua Risurrezione.
La Domenica delle Palme o «della Passione del
Signore» unisce insieme il Trionfo regale di Cristo e l'annuncio della
Passione.
La Settimana Santa si apre con Domenica delle Palme ed assistiamo all'ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme, in sella ad un’ asina,
osannato dalla folla che lo accolse trionfalmente come Messia salutandolo con
rami d’ulivo e di palma, in segno di pace e gioia.
L’evento è descritto da tutti e
quattro i Vangeli: Matteo 21,1-11; Marco 11,1-10; Luca 19,29-44; Giovanni
12,12-15.
I Vangeli narrano che giunto
Gesù con i discepoli a Betfage, vicino Gerusalemme (era la sera del sabato),
mandò due di loro nel villaggio a prelevare un’asina legata con un puledro e
condurli da lui; se qualcuno avesse obiettato, avrebbero dovuto dire che il
Signore ne aveva bisogno, ma sarebbero stati rimandati subito.
Dice il Vangelo di Matteo (21,
1-11) che questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato annunziato dal
profeta Zaccaria (9, 9) “Dite alla figlia di Sion; Ecco il tuo re viene a te
mite, seduto su un’asina, con un puledro figlio di bestia da soma”. I
discepoli fecero quanto richiesto e condotti i due animali, la mattina dopo li
coprirono con dei mantelli e Gesù vi si pose a sedere avviandosi a Gerusalemme. Qui la
folla numerosissima, radunata dalle voci dell’arrivo del Messia, stese a terra
i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi di ulivo e di palma,
abbondanti nella regione, e agitandoli festosamente rendevano onore a Gesù
esclamando “Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del
Signore! Osanna nell’alto dei cieli!”.
A questa festa che metteva in
grande agitazione la città, partecipavano come in tutte le manifestazioni di
gioia di questo mondo, i tanti fanciulli che correvano avanti al piccolo corteo
agitando i rami, rispondendo a quanti domandavano “Chi è costui?”, “Questi è il
profeta Gesù da Nazareth di Galilea”.
Ingresso
trionfale di Gesù in Gerusalemme
12 Il
giorno seguente, una grande folla che era venuta alla festa, udito che Gesù
veniva a Gerusalemme, 13 prese dei
rami di palme e uscì incontro a lui, gridando:«Osanna! Benedetto colui che
viene nel nome del Signore, il re d'Israele!». 14 E
Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra come sta scritto: 15 «Non
temere, o figlia di Sion; ecco, il tuo re viene, cavalcando un puledro d'asina».
(Dal Vangelo secondo Giovanni 12,12-15)
È tradizione ogni anno custodire
nelle proprie case dei rami benedetti.
Sui sagrati
di tutte le chiese, si celebra il rito
della benedizione di palme e ramoscelli d’ulivo.
Vengono scelti i rami più teneri
delle palme per realizzare, con l’ausilio della fantasia, dei veri capolavori: croci,
trecce, spighe, cestini, etc.
I rami
delle palme vengono lucidati, intrecciati e infiocchettati.
Le palme simboleggiano la vittoria di Cristo
Re e il ramoscello d’ulivo, la pace.
Orémus
Auge fidem in te sperantium, Deus, et supplicum preces
clementer exaudi, ut, qui hódie Christo triumphánti pálmites exhibémus,
in ipso fructus tibi bonórum óperum afferámus.
Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum. Amen.
Preghiamo
Accresci, o Dio, la fede di chi spera in te, e concedi a noi tuoi fedeli, che rechiamo questi rami in onore di Cristo trionfante,
di rimanere uniti a lui, per portare frutti di opere buone.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
in ipso fructus tibi bonórum óperum afferámus.
Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum. Amen.
Preghiamo
Accresci, o Dio, la fede di chi spera in te, e concedi a noi tuoi fedeli, che rechiamo questi rami in onore di Cristo trionfante,
di rimanere uniti a lui, per portare frutti di opere buone.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Felice
Domenica delle Palme a Tutti
Elvira
Nania
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