Ben cinque sono i nostri siti archeologici e
monumentali che occupano un posto prestigioso di rappresentanza culturale della
nostra splendida Isola nella WHL dell’UNESCO.
1. La Valle dei Templi di Agrigento
2. La Villa Romana del Casale a Piazza Armerina
3. Le Isole Eolie
4. La Val di Noto
5. Siracusa e Pantalica
La Valle dei Templi di Agrigento
La
Valle dei Templi di Agrigento è uno dei siti archeologici più rappresentativi
della civiltà greca in Sicilia. Dal 1998 è stato inserito dall' UNESCO
nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. E’ una delle mete
turistiche più ambite dell’isola.
Su un magnifico costone roccioso tra campagne di mandorli e fiori si allineano i resti di sette Templi, in stile dorico, edificati a partire dal V secolo a.C. Tra questi spicca il Tempio della Concordia che si presenta meglio conservato (praticamente integro) rispetto gli altri di cui restano i colossali resti che documentano una parte storica della Sicilia classica.
Elvira Nania
Su un magnifico costone roccioso tra campagne di mandorli e fiori si allineano i resti di sette Templi, in stile dorico, edificati a partire dal V secolo a.C. Tra questi spicca il Tempio della Concordia che si presenta meglio conservato (praticamente integro) rispetto gli altri di cui restano i colossali resti che documentano una parte storica della Sicilia classica.
Affascinanti i resti del Tempio di Eracle (Ercole) che è
il più antico e quelli del Tempio di Zeus Olimpico (Giove) caratterizzato da telamoni, enormi sculture dalle sembianze umane.
In questo maestoso panorama possiamo ammirare anche i resti del Tempio di Giunone, del Tempio di Dioscuri, del Tempio di Vulcano e del Tempio di Esculapio.
Il Tempio della Concordia
Emblema della Valle dei Templi è Il Tempio della Concordia sito lungo la Via Sacra. Il suo nome è un richiamo ad una iscrizione
latina, rinvenuta nello stesso luogo, che faceva riferimento alla "Concordia degli Agrigentini".
Edificato nel V secolo
a. C. è oggi quello meglio conservato grazie al fatto che nel VI secolo d. C.
venne adattato e trasformato in basilica cristiana dedicata ai santi Pietro
e Paolo, dopo la caduta dell'Impero Romano.
La sua struttura è un doppio periptero, cioè possiede due ordini di colonne, uno interno e l'altro esterno. L'architrave all'intorno e i due frontoni conferiscono al tempio una imponente monumentalità. E' uno dei pochi templi che possa competere con il Partenone di Atene.
Il Tempio della Concordia posa su un grande stilobate lavorato in tufo. Il basamento è lungo metri 42,12, largo metri 19,68 con una cella lunga metri 28 e larga m. 9,32.
Ha 34 colonne alte m. 6,85 capitelli compresi. L'architrave è alto m 2,98 ed è ornato a triglifi. Presenta una pianta molto semplice, tipica dello stile dorico, con 6 colonne per i lati corti e 13 per i lati lunghi che circondano completamente il vano interno. Questo era la cella, un luogo quasi interamente murato, al quale era consentito l'accesso solo al sacerdote, mentre i fedeli dovevano adorare la divinità del Tempio da fuori. L'ingresso
principale era quello presente sul lato est perché gli antichi greci
pensavano che il tempio dovesse guardare là dove sorge il sole che rappresenta
la vita e non ad ovest, dove il sole tramonta, segno di buio e tenebre e sede
dell'Ade.
Spettacolare la vista del Tempio illuminato al tramonto!
“Nel
tempio della Concordia - scrive Pietro Griffo, uno dei massimi studiosi di
Akràgas - l’architettura dorica della metà del V secolo a.C. ci si presenta in
tutta la gamma di raffinate sottigliezze che ne caratterizzano lo stile ... il
Tempio della Concordia, a parte la suggestione del grandioso paesaggio che gli
sta d’intorno, si riflette nella sensibilità del visitatore con vibrazioni che
sanno di musicale, con rapimenti di stupefatto incantesimo. E voglia Dio che il
visitatore vi capiti nella magica ora del tramonto: ne riporterà un’impressione
che non lo lascerà più per tutta la vita”.
Elvira Nania
P.S. Il post successivo sarà dedicato agli altri sei Templi greci che caratterizzano la famosa Valle di Agrigento.
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