Il Nubifragio
Notte inquieta, lunga, nefasta,
rallentavano le ore
l'alba sembrava attardarsi
mentre la pioggia continuava
incessantemente a cadere.
Madre natura, quella notte,
si era insediata nel cielo,
lanciando fulmini e tuoni
colpì fortemente la terra.
Rivendicava le sue creature.
Con forza impetuosa
strappò le radici alla terra,
e il corso ai sentieri mutò.
Si dilatano profonde ferite
voragini colme di pianto.
e il corso ai sentieri mutò.
Si dilatano profonde ferite
voragini colme di pianto.
Quando l'aria divenne più chiara
volti sconvolti, occhi impauriti
dispersi su un'ampia distesa
volti sconvolti, occhi impauriti
dispersi su un'ampia distesa
di massi, di fango e detriti
poderi rapiti dal tempo.
Piange Scordia
sulle chiome di alberi contorti
sulle chiome di alberi contorti
sui giardini devastati, sui frutti distrutti
sulle strade ingoiate dal suolo
sui confini di colpo investiti.
Piange la città sui massi randagi
sulle case sconvolte dal fango
sugli scantinati inondati
sulle masse d'acqua straripanti.
Notte d'angoscia e di dolore
nubifragio nell'animo umano
riemergono i figli della natura
dal lontano passato, interrati.
Forti tensioni geologiche,
corpi rocciosi riportano alla luce
storiche realtà mai esplorate.
E' la fine drammatica di un'era
sulle strade ingoiate dal suolo
sui confini di colpo investiti.
Piange la città sui massi randagi
sulle case sconvolte dal fango
sugli scantinati inondati
sulle masse d'acqua straripanti.
Notte d'angoscia e di dolore
nubifragio nell'animo umano
riemergono i figli della natura
dal lontano passato, interrati.
Forti tensioni geologiche,
corpi rocciosi riportano alla luce
storiche realtà mai esplorate.
E' la fine drammatica di un'era
l'inizio della resa dei conti.
Elvira Nania
Scordia, 20-10-2018
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